Festa 2 giugno senza Pirovano
«Il Governo non ci rispettta»

Celebrazioni del 2 giugno con polemica. La festa della Repubblica vedrà l'assenza, per motivi diversi, di due dei massimi rappresentanti politici locali, il presidente della Provincia Ettore Pirovano e il sindaco di Bergamo Franco Tentorio.

Celebrazioni del 2 giugno con polemica. La festa della Repubblica vedrà l'assenza, per motivi diversi, di due dei massimi rappresentanti politici locali, il presidente della Provincia Ettore Pirovano e il sindaco di Bergamo Franco Tentorio. E il vicepresidente della Regione Carlo Saffioti invoca il lutto nazionale. Il prefetto Camillo Andreana, che quest'anno ha scelto Lovere come location, ricorda invece l'importanza della ricorrenza: «Momento di vicinanza tra le istituzioni e i cittadini».

Sono motivazioni politiche a portare il presidente di via Tasso Ettore Pirovano a disertare: «Al di là del fatto che spendere dei soldi ora come ora è fuori luogo, c'è un discorso di rispetto reciproco. Il governo si sta comportando in modo maleducato con i cittadini e con la Provincia, escludendo Bergamo per la scuola di Magistratura e non dandoci la possibilità di disporre delle risorse che abbiamo nelle banche per sostenere le imprese e la famiglia».

Fa un passo indietro a favore dei suoi «uomini» il primo cittadino del capoluogo Franco Tentorio (Pdl): «È un evento che va ricordato, condivido la scelta del presidente della Repubblica di mantenere un tono sobrio e di lanciare un messaggio di vicinanza ai terremotati. Come in passato manderò alle commemorazioni un delegato, l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta. Siamo una squadra e da buon capitano gratifico i miei giocatori dando loro autonomia».

Invoca il lutto nazionale e sottolinea il «poco rispetto di una sfilata a Roma mentre un pezzo della nazione è nel pieno dell'emergenza» il vicepresidente del Pirellone Carlo Saffioti (Pdl): «Sono contrario alla scelta di non annullare la parata. Molto meglio la deposizione di una corona al Milite ignoto, accompagnandola con un messaggio del capo dello Stato. Mi auguro che tutti, scuole e uffici pubblici, mettano il tricolore a mezz'asta e tengano un minuto di silenzio, lo chiederò anche alla Regione».

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