Orio, in valigia pistola e proiettili
«L'ho avuta come debito di gioco»

Arma e proiettili li in valigia, come fossero parte di un normalissimo bagaglio da imbarcare su un volo dell'Air Arabia diretto in Egitto. Protagonista con il carico vietato un egiziano che è stato bloccato all'aeroporto di Orio al Serio.

La pistola, una Beretta calibro 9 per 22, l'ha nascosta in un pacchetto del caffè, forse sperando che la carta in alluminio la rendesse invisibile ai raggi X. Le munizioni, un centinaio, le ha invece piazzate all'interno delle scarpe del tennis. Arma e proiettili li ha poi messi in valigia, come fossero parte di un normalissimo bagaglio da imbarcare su un volo dell'Air Arabia diretto in Egitto, suo Paese d'origine.

A intercettare il carico vietato sono stati gli agenti della polizia di frontiera dello scalo di Orio al Serio, che hanno denunciato a piede libero il passeggero (che tale non è diventato, essendo stato bloccato appunto prima dell'imbarco assieme al suo bagaglio) con le accuse di detenzione illegale di armi e ricettazione.

L'egiziano, N. M. N., 40 anni, regolare, in Italia da anni e residente a Trento, incensurato, si è giustificato dicendo di aver ottenuto l'arma e i proiettili da un italiano nei confronti del quale vantava un debito di gioco di circa mille euro. «Visto che mi dovevo imbarcare per l'Egitto e che laggiù c'è ancora una situazione politico-sociale delicata – ha spiegato agli agenti – ho pensato di portare l'arma con me. Là tutti hanno un'arma, di questi tempi». Peccato che una pistola non regolarmente denunciata non si possa – ovviamente – trasportare all'interno di un bagaglio aereo come fosse un normale oggetto da portare all'estero.

La versione dei fatti fornita dall'egiziano è risultata credibile ed è stata confermata dai successivi accertamenti effettuati dalla stessa Polaria, in collaborazione con i colleghi della questura di Trento. L'egiziano è stato infatti fermato mentre si imbarcava sul volo per l'Egitto di lunedì sera, mentre martedì sono seguiti tutti gli accertamenti del caso. È stato anche rintracciato, a Trento, il cittadino italiano che aveva ceduto all'extracomunitario arma e munizioni: l'uomo, E. D., 72 anni, munito di regolare porto d'armi, ha commesso l'errore di non denunciare la cessione della pistola, così è stato a sua volta denunciato a piede libero per vendita illecita di arma.

Ai poliziotti della questura di Trento ha confermato la versione fornita dall'egiziano: con l'immigrato, infatti, il settantaduenne aveva contratto un debito per un gioco d'azzardo e, non disponendo di mille euro in contanti, aveva deciso di regalare al nordafricano la pistola (tra l'altro il trentino ne possiede regolarmente diverse altre), in modo da saldare il dovuto.

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