«Tigre e coccodrilli da confiscare»
Ma le Cornelle presentano ricorso

Il giudice Donatella Nava ha chiesto la confisca di 70 animali del Parco delle Cornelle di Valbrembo. Il legale della famiglia Benedetti che gestisce il Parco – tuttora aperto al pubblico –, ovvero l'avv. Emilio Gueli ha già fatto ricorso in Cassazione.

Il giudice Donatella Nava ha chiesto la confisca di una settantina di animali del Parco delle Cornelle di Valbrembo. Il legale della famiglia Benedetti che gestisce il Parco – tuttora aperto al pubblico –, ovvero l'avv. Emilio Gueli ha già fatto ricorso in Cassazione.

La richiesta del magistrato è collegata a un processo a carico del fondatore Angelo Ferruccio Benedetti, morto lo scorso novembre, riguardante l'importazione di animali che sarebbe avvenuta in modo illegale, priva di certificazioni e senza rispettare le convenzioni internazionali. Gli animali soggetti a confisca sono diversi e fra gli altri una tigre, coccodrilli, lemuri, un rinoceronte.

Dopo il decesso di Angelo Benedetti il giudice aveva dichiarato estinto il reato ordinando il dissequestro degli animali, per alcuni dei quali si erano avute le necessarie autorizzazioni. Ma ora è giunta la nuova richiesta di confisca. Con il ricorso in Cassazione la vicenda appare congelata e gli animali rimarranno ancora nel Parco.

L'avv. Gueli non si spiega la decisione del giudice e i motivi della confisca. Non è escluso che gli animali siano considerati corpi di reato. Solo nei prossimi giorni si potrà vedere se il magistrato riterrà immediatamente esecutivo il provvedimento di confisca richiedendo l'intervento del ministero dell'Ambiente e del Corpo Forestale oppure se occorrerà attendere la pronuncia della Cassazione. Gli animali per ora rimangono alle Cornelle. Che non hanno mai chiuso i battenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA