Un Parco per la Malpensata
Lo firma un paesaggista londinese

Un Parco per la Malpensata. Perché in un quartiere dove il bisogno di trovarsi e condividere le proprie esperienze, riscoprendo il valore della comunità, è forte, quasi gridato, il mero format di un'area verde attrezzata, non basta.

Un Parco per la Malpensata. Sì, con la «P» maiuscola. Perché in un quartiere dove il bisogno di trovarsi e condividere le proprie esperienze, riscoprendo il valore della comunità, è forte, quasi gridato, il mero format di un'area verde attrezzata, non basta. Un'esigenza intercettata dall'Amministrazione comunale, che nella riprogettazione e riqualificazione del parco, ha individuato la chiave di svolta per il quartiere, lo snodo sensibile per la sua rinascita.

Per farlo è stato interpellato un professionista all'altezza della situazione, Peter Fink, socio della FoRM Associates, paesaggista-creativo con base a Londra e che opera in mezzo mondo risollevando le sorti di aree disagiate di città e metropoli di ogni dove. Il suo curriculum vanta progettazioni di spazi urbani a Kassel, in Germania, Pittsburgh, New York, Ecuador, Manchester, Birmingham e Londra, solo per citarne alcune. Ma il carattere innovativo dell'iniziativa è il coinvolgimento della cittadinanza che potrà dirà la sua, portando idee e proposte per il «proprio» parco.

Il primo passo per la concretizzazione del progetto è stato fatto. Il presidente dell'associazione Arketipos, Maurizio Vegini, la scorsa settimana ha intrapreso un viaggio oltremanica per incontrare Fink che, in occasione de «I maestri del paesaggio - International weeting of the landscape and garden», evento organizzato dalla stessa associazione in collaborazione con il Comune di Bergamo, in programma dal prossimo 30 agosto al 16 settembre a Bergamo, progetterà il parco durante un workshop.

«La settimana scorsa – spiega Vegini – mentre spiegavo le caratteristiche del quartiere della Malpensata, con tutte le sue criticità, Fink era entusiasta. Per lui è una sfida. E per capire meglio il contesto, il workshop si terrà proprio alla Malpensata, dopo aver fatto un sopralluogo. Non capita tutti i giorni di poter contare sulla collaborazione di un professionista di questo calibro, speriamo che il quartiere risponda nel migliore dei modi».

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