Obeso un bergamasco su 10:
cresce l'allarme per i bambini

Un bergamasco su tre è in sovrappeso. E uno su 10 è obeso: non sono belle cifre, ma soprattutto diventano preoccupanti se a questi numeri si aggiunge il fatto che stanno crescendo in modo esponenziale l'obesità e il sovrappeso tra i preadolescenti e i bambini.

Un bergamasco su tre è in sovrappeso. E uno su 10 è obeso: non sono belle cifre, ma soprattutto diventano preoccupanti se a questi numeri si aggiunge il fatto che stanno crescendo in modo esponenziale l'obesità e il sovrappeso tra i preadolescenti e i bambini.

E che, in caso di obesità gravi, per adulti e minori aumentano in parallelo anche altre patologie correlate: il diabete in primo luogo. Ma è vero che basterebbe che il controllo della propria alimentazione diventasse un'abitudine naturale come bere o dormire perché questo grave allarme rientrasse?

«Non c'è dubbio che avere un corretto rapporto con il cibo e praticare una corretta alimentazione sono la migliore prevenzione all'obesità, ma è anche vero che l'obesità ha diverse variabili e concause, all'origine. Certamente una familiarità, più che una predisposizione genetica. E conta molto la componente sociale».

L'obesità e il sovrappeso quindi sono patologie complesse da affrontare, spiega Giuseppe Marinari, responsabile della sezione di Chirurgia bariatrica dell'Humanitas Gavazzeni di Bergamo: «Il figlio di due genitori obesi ha il 70% di possibilità in più degli altri bambini di diventare a sua volta obeso. Allo stesso modo un bambino che ha uno o entrambi i genitori con disturbi dell'alimentazione, sia bulimia sia anoressia, ha il 50% di possibilità di essere anoressico o obeso».

Tutte le informazioni e i consigli su L'Eco di Bergamo del 18 giugno

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