Vigilantes con i cani in stazione:
è polemica Trenord-Prefettura

È durata 20 giorni la sorveglianza di Trenord alla stazione di Bergamo. Da venerdì il servizio di controllo notturno con unità cinofile è sospeso. Servizio senza requisiti, aveva sostenuto la Prefettura. Giuseppe Biesuz, ad di Trenord: ci pensino loro.

È durata 20 giorni la sorveglianza di Trenord alla stazione di Bergamo. Da venerdì il servizio di controllo notturno dei treni con unità cinofile è sospeso. Nella riunione di mercoledì la Prefettura aveva ammonito che non aveva i requisiti necessari, chiedendone una netta revisione, con l'impiego di guardie particolari giurate.

Ne è scaturita una lettera di diffida, che ora si traduce in uno stop delle tre unità (composte da un conduttore e un cane, uno dogo argentino), operative dal 1° giugno, dalle 22 alle 6, lungo i binari di piazzale Marconi, per dissuadere i senza fissa dimora e i malintenzionati dall'usare i convogli in sosta come dormitori.

Trenord aveva deciso di ricorrere alla sorveglianza privata, dopo aver denunciato un'escalation di atti vandalici in stazione - culminata nel rogo di cinque carrozze (per un danno di circa un milione di euro), mercoledì notte scorsa - e l'immobilismo delle istituzioni locali.

Ora interrompe l'attività, su richiesta del prefetto di Bergamo. Ma non senza polemiche. «La Prefettura – commenta Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord, con una punta di ironia – ha ritenuto la nostra azione di presidio e sorveglianza non conforme alle esigenze particolarmente critiche della stazione di Bergamo. Vorrà certamente dire che l'autorità preposta all'ordine pubblico ha finalmente individuato un adeguato ed efficace piano per il presidio e la vigilanza dell'intera area».

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