Il caldo intenso sta per tornare:
weekend bollente, con grandinate

«Prepariamoci ad altri 5-6 giorni di caldo intenso». Lo dicono gli esperti di 3BMeteo.com. E con il caldo africano anche il Mediterraneo si surriscalda. «Week-end da 40°», annunciano. Le ondate di caldo? «Normali ma si stanno allungando».

«Prepariamoci ad altri 5-6 giorni di caldo intenso, seppure non eccezionale». Lo dice in una nota il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera che prevede temperature di 32/34 su oltre il 70% del Paese, con picchi sino a 38/40 gradi durante il weekend.

Si soffrirà per l'afa. «La causa? L'anticiclone africano - dice Nucera - che contribuirà anche ai violenti temporali con le maxi grandinate che interesseranno l'arco alpino e marginalmente le pianure del Nord, specie tra domenica e lunedì.”

Bollente anche il Mediterraneo. Non è solo l'aria: negli ultimi giorni è bollente anche il mare. Stiamo registrando temperature delle acque superficiali oltre la media anche di 3/4 gradi. E' un altra conseguenza del dominio africano. Ionio, Adriatico e  basso Tirreno raggiungono già i 26 gradi, quando in media dovrebbero essercene 22-23.

E questa situazione causerà, non appena le condizioni cambieranno, anche violenti nubifragi, a causa del forte contrasto termico presente. Insomma una situazione che normalmente si trova ai tropici. 

Una fase eccezionale?
«L'anticiclone africano è sempre esistito e sempre ha determinato ondate di caldo sull'Italia, in media 3-5 per ogni stagione, della durata di 5-7 giorni ciascuna. Ora sta diventando la regola e la sua durata si allunga fino a raggiungere spesso le 2 settimane. E così i tradizionali valori di 28/32 gradi dell'estate mediterranea sono stati sostituiti dai 34/36 tipici di un clima sub tropicale».

Ondate di calore più lunghe e durature. Perché?
«Prevalgono gli scambi di calore lungo i meridiani e le masse d'aria calda dal Sahara raggiungono l'Italia più facilmente - prosegue Nucera -. Per questo motivo le ondate di calore in estate sono divenute più lunghe e durature come nel 1994, nel 1997, nel 1998 e nel 2003. Si ipotizza che una delle cause sia un riscaldamento delle acque del Nord Atlantico che costringe la fascia anticiclonica sub tropicale a dilatarsi verso Nord ed invadere il Mediterraneo. Global warming? I dati a disposizione sono pochi. Sebbene tutto questo sia in linea con un mondo più caldo, può essere però anche ascrivibile ad una normale variabilità climatica».

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