Mercato immobiliare, ancora crisi
Prezzi delle case sempre in calo

La tendenza è al negativo. Al momento purtroppo tardano a manifestarsi segni di miglioramento e le previsioni per il secondo semestre di quest'anno non sono purtroppo incoraggianti. La mappa del mercato immobiliare bergamasco.

Il mercato immobiliare torna sotto i riflettori grazie alla nuova edizione del "Listino dei prezzi degli immobili di Bergamo e provincia", la guida,  giunta alla diciottesima edizione, è curata dall'Ascom con il patrocinio di Provincia, Comune, Camera di Commercio, Università degli Studi di Bergamo e con la collaborazione di  Appe e Adiconsum. 

Il volume, stampato in 8mila copie, è già in distribuzione - presso le  edicole di Bergamo e provincia al prezzo invariato di 18 euro - e rappresenta un utile strumento di informazione per tutti, oltre che un indispensabile organo di informazione per tutti gli addetti al settore.

Come ogni anno, il borsino degli immobili grazie al lavoro dei rilevatori di Fimaa, offre un quadro completo sull'andamento del mercato, offrendo tutte le quotazioni per la compravendita e la locazione di appartamenti, box, uffici, negozi e capannoni della città e dell'intera provincia. La nuova edizione conferma le rilevazioni, con relative mappe, dei centri principali della provincia: Albino, Caravaggio, Clusone, Dalmine, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, San Pellegrino Terme, Sarnico, Seriate, Trescore e Treviglio. 

La guida del 2012 cresce anche come numero di tecnici responsabili della rilevazione dei dati, coinvolgendo  i mediatori Fimaa Bergamo e il Collegio dei Geometri e Geometri laureati della provincia di Bergamo che hanno colto le tendenze del mercato degli immobili.

"Il Comitato Scientifico del Listino - ha sottolineato il presidente provinciale Fimaa Luciano Patelli - si è ulteriormente allargato, coinvolgendo molti colleghi e dando voce  ai protagonisti e profondi conoscitori dell'andamento del mercato immobiliare locale attraverso incontri e confronti nelle sedi periferiche Ascom. Per il secondo anno consecutivo, la commissione del Listino Fimaa Bergamo, si è avvalsa anche della preziosa ed autorevole collaborazione del Collegio dei Geometri che, oltre a dare il proprio patrocinio, hanno contribuito fattivamente con professionalità e  competenza alla concertazione dei dati ed alla redazione dei coefficienti di apprezzamento e deprezzamento dei valori".

Il bilancio del settore
L'andamento immobiliare decide sempre più le sorti delle imprese: "Il monitoraggio del mercato immobiliare è oggi come non mai importante - ha sottolineato Luciano Patelli, presidente Fimaa - perché le dinamiche del settore sono sempre più legate alle sorti del commercio e del terziario".

La tendenza, in linea con l'andamento nazionale è al negativo: "Al momento purtroppo tardano a manifestarsi segni di miglioramento e le previsioni per il secondo semestre di quest'anno non sono purtroppo incoraggianti. Le sorti del terziario sono sempre più legate al successo della cosiddetta Manovra Sviluppo; è ormai evidente che per una ripresa del settore serve un contributo alle imprese gravate dalla zavorra fiscale".
La mappa del mercato immobiliare bergamasco

RESIDENZIALE
ABITAZIONI
Case: prezzi in diminuzione anche in provincia
I prezzi delle case sono in diminuzione in città del 4,7% e in provincia del  4,2 per cento. " Le quotazioni - sottolinea Oscar Caironi, vicepresidente Fimaa- sono in discesa con  leggeri rialzi o prezzi stabili solo per gli immobili delle aree prestigiose di Città Alta e del centralissimo di pregio (+ 0,1%). In calo i valori del centrale e dei borghi. Il semicentrale registra una diminuzione dei prezzi (-3,2%) ma non mancano valori stabili per immobili di qualità. In calo i prezzi della periferia, con -5,5%.  Gli immobili nuovi evidenziano maggiore tenuta dei prezzi rispetto alle altre categorie". Anche in provincia i prezzi sono al ribasso rispetto al 2010: "I prezzi diminuiscono sia nei centri principali, dove si registra maggiore surplus d'offerta, sia nei comuni più piccoli. Tengono le quotazioni del segmento del nuovo e dell'offerta di qualità, mentre è in calo la domanda a scopo abitativo, alimentata dalle richieste di prima casa e di sostituzione improrogabile- continua Caironi-.  In generale, l'atteggiamento delle famiglie verso la sostituzione è di selezione e di attesa. E' ferma la domanda a scopo di investimento con lo spettro dell'inasprimento fiscale".

Le vie più ambite
In città i prezzi più alti li tocca via San Giacomo con 7 mila  euro al metro quadro, seguita da Colli di Bergamo (6.500),  viale Vittorio Emanuele (6 mila), via XX Settembre (5 mila), via Statuto (4.500), via San Tomaso zona Accademia Carrara (3.800) e via Finardi (3.500).  In provincia in cima alla classifica si attesta il centro di Clusone (3 mila euro al metro quadro), seguita da Lovere centro (3mila)  e  Treviglio (2.900); quotazioni elevate anche per  Sarnico (2800), Castione Dorga (2.800 euro),  San Pellegrino Terme (2.600) e Rovetta (2.500).

Le locazioni. Canoni stabili in città e aumento dei contratti, prezzi al ribasso in provincia
Se per le compravendite i prezzi sono in discesa,  per le locazioni si registra invece un rilancio, alimentato dalla difficoltà di acquistare casa. Dopo quattro anni consecutivi di calo dei canoni si registra la sostanziale stabilità dei prezzi delle locazioni. In città i canoni sono stabili, con una leggera diminuzione media tra l'1 % e il 2 %. I  prezzi di locazione sono in diminuzione  nei principali paesi della provincia, con una riduzione media dal 2 al 3 %  rispetto ai valori del 2010.

I box
I dati evidenziano una tenuta del numero delle compravendite in città,  dopo tre anni di calo anche significativo. Se da una parte calano le vendite di abitazioni e quindi dei box, dall'altra aumentano gli acquisti di singoli box, come fattore di qualità e di incremento del valore dell'immobile.  Calano i valori di compravendita, che avevano toccato punte significative soprattutto in provincia: si rileva un -2,6% nei comuni bergamaschi e un -2% in città.  

COMMERCIALE
I Negozi: aumentano le compravendite con prezzi in calo.  Si consolida la diminuzione dei canoni        
I valori assoluti dei prezzi di compravendita e di locazione restano eccessivi rispetto alle difficoltà del commercio. La difficoltà dell'accesso al credito allontana i nuovi imprenditori mentre gli investimenti sono bloccati per chi  è  già in attività.  La crisi induce una diminuzione dei prezzi di compravendita: -  1,1% in città e - 2,6% in provincia.  Il mercato è ancora movimentato dalla domanda per negozi nuovi e di pregio commerciale, nel centro storico e nei centri commerciali. Le ubicazioni secondarie scontano la riduzione della domanda per attività marginali, etniche e di servizi. Si consolida il segno meno anche nei canoni di locazione: -   1,8% in città e - 3% in provincia.

Gli uffici: in calo i prezzi di compravendita e i canoni.
Anche per il mercato direzionale si registra una diminuzione del numero delle transazioni sia per la compravendita (-1,7% in città e - 2,4% in provincia) che per l'affitto (-3,1% in città e - 3,8% in provincia).  Si consolida ormai da quattro anni il calo dei prezzi di compravendita.  Calano i canoni di locazione soprattutto in città.  Il mercato regge per l'offerta (limitata) di uffici di alta qualità, che resta molto ambita da imprese desiderose di una nuova localizzazione.  In diminuzione del 2,3% il  numero di compravendite di uffici,  in un  settore che negli ultimi anni ha perso circa un quarto del numero delle compravendite .  Anche per il mercato dei capannoni aumenta il numero delle transazioni (+2,4% nonostante la domanda si mantenga rarefatta. In calo i prezzi (-4,4%) e i canoni di locazione (-5,6%). Si inasprisce l'effetto qualità.

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