Per Moro una nuova accusa:
avrebbe favorito un'assunzione

L'abuso d'ufficio contestato a Marcello Moro in qualità di assessore al Personale sarebbe relativo a un'assunzione. Stando agli elementi fin qui raccolti dalla Procura, Moro avrebbe favorito l'assegnazione di un posto in Comune a un conoscente.

L'abuso d'ufficio contestato a Marcello Moro in qualità di assessore al Personale di Palazzo Frizzoni sarebbe relativo a un'assunzione. Stando agli elementi fin qui raccolti dalla Procura, l'amministratore pubblico avrebbe favorito l'assegnazione di un posto in Comune a un conoscente. Un contratto a tempo determinato?

Gli elementi che filtrano dall'inchiesta sono scarsi, ma potrebbe essere così, visto che la persona che per l'accusa sarebbe stata avvantaggiata dall'intervento di Moro ora non risulta più lavorare per Palafrizzoni. Si tratta, per stessa ammissione di qualche inquirente, di un episodio minimo, ancora molto fumoso e bisognoso di verifiche.

Ma, intanto, è stato inserito lo stesso nel fascicolo riguardante il politico, nato per corruzione dalle dichiarazioni dell'imprenditore Pierluca Locatelli, che dopo l'arresto di novembre ai magistrati aveva raccontato di aver versato 50 mila euro a Moro per sbloccare il pagamento di alcuni lavori realizzati nel complesso architettonico di Sant'Agostino.

L'assessore, autosospesosi martedì sera, ha sempre negato gli addebiti e ieri ha continuato a dichiararsi «molto tranquillo» sulla presunta tangente. Qualche piccolo affanno, invece, glielo sta creando il nuovo filone investigativo, quello riguardante i rimborsi spese presentati da presidente del Consorzio di bonifica. 

L'inchiesta, che ha finora vissuto sulla raccolta di documenti e sugli interrogatori di alcuni testimoni, dopo l'estate entrerà nel vivo. Già a settembre Moro potrebbe essere chiamato a rendere dichiarazioni davanti agli inquirenti.

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