Il vescovo in visita a Gandino
per il Capitolo Mondiale delle Orsoline

Sono giunte dalle varie comunità sparse in Italia, dal Kenia e dall'Etiopia, dall'Eritrea, dal Brasile, dalla Polonia e dall'Argentina. Le Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata hanno aperto domenica 22 luglio a Gandino il loro diciottesimo Capitolo Generale.

Sono giunte dalle varie comunità sparse in Italia, dal Kenia e dall'Etiopia, dall'Eritrea, dal Brasile, dalla Polonia e dall'Argentina. Le Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata hanno aperto domenica 22 luglio a Gandino il loro diciottesimo Capitolo Generale, nella casa madre dell'Istituto fondato nel 1818 da don Francesco Della Madonna.

La solenne concelebrazione di apertura, tenutasi nella chiesa di San Mauro annessa al Convento, è stata presieduta dal Vescovo mons. Francesco Beschi, che in apertura ha salutato con gioia le suore e la loro «intensa e particolare espressione di comunione». Suor Carlita Nicoli, madre generale da dodici anni, ha sottolineato in apertura come questo Capitolo (che raduna quaranta delegate su circa quattrocento suore complessive) si svolge in un'epoca particolare che come ai tempi della fondazione «interpella il nostro carisma educativo e fa avvertire alle suore la responsabilità di essere parte attiva nel rinnovamento che la società propone».

Il Capitolo torna a Gandino dopo 85 anni, a più di un secolo da quello inaugurale del 1909. A concelebrare sull'altare c'erano il prevosto di Gandino don Innocente Chiodi, don Valter Pala, padre Vincesco Mosca, don Francesco Mangili e don Giovanni Frana. La messa è stata accompagnata in canto dalla Corale di Cirano, che ha fra l'altro eseguito l'Inno Centenario dell'Istituto scritto nel 1958 da don Pietro Bertocchi su musica di Guido Gambarini. Nell'omelia mons. Beschi, partendo dall'esperienza di Gesù con gli Apostoli, ha ricordato l'urgenza attuale di condivisione della fede. «Nonostante si moltiplichino le possibilità di comunicare – ha detto il vescovo – anche i cristiani fanno sempre più fatica a condiviere, preferendo troppo spesso giudicare. La vocazione delle suore ci insegna come sia vitale condividere in serenità idee, esperienze e soprattutto la fede».

Mons. Beschi ha sottolineato con forza altri aspetti centrali, a cominciare dalla compassione «che è elemento forte di ribellione al male, che fugge la spirale negativa dell'umiliazione umana e si intreccia in maniera virtuosa con l'Amore». «Non meno importante – ha aggiunto il vescovo – il valore del riposo, che la Sacra Scrittura abbina non a caso al premio eterno. Il riposo consente di recuperare il senso della vita, così come abbiamo segnalato nel corso dell'anno pastorale dedicato a famiglia, lavoro e festa». La celebrazione, cui hanno assistito circa duecento suore, ha vissuto un momento intenso quando le suore hanno scandito all'unisono il rinnovo della propria promessa. Presenti numerosi fedeli e amici dell'Istituto, fra cui il direttore dell'Ente Bergamaschi nel Mondo, Massimo Fabretti. Nel pomeriggio madre Carlita Nicoli ha avviatoi lavori nella Sala Capitolare, allestita nell'auditorium del Convento. «Saremo impegnate – spiega la Superiora Generale - a rivedere la Regola di vita e l'impegno delle Orsoline, in un quadro ampio e attuale e discernere orientamenti per il futuro, che porterà fra sei anni al Bicentenario di fondazione».

In programma anche l'elezione della Superiora e delle consigliere generali. Il Capitolo vivrà una nuova tappa importante domenica 29 luglio, con la celebrazione presieduta dal Vescovo mons. Luigi Bonazzi, Nunzio apostolico nei Paesi Baltici, e si concluderà domenica 5 agosto con la solenne concelebrazione nella Basilica di Gandino.

Gianbattista Gherardi

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