Multa assurda? L'Atb replica:
«Frutto di illecita generosità»

In risposta alla lettera pubblicata on line martedì 24 luglio dal titolo «Biglietto alle 11.01, multa alla 11,02. Una storia incredibile, assurda», Atb intende fornire alcune precisazioni sull'episodio segnalato. «La pietra dello scandalo: un atto di illecita generosità».

In risposta alla lettera pubblicata on line martedì 24 luglio dal titolo «Biglietto alle 11.01, multa alla 11,02. Una storia incredibile, assurda», Atb intende fornire alcune precisazioni sull'episodio segnalato «e, più in generale, sottoporre all'attenzione dei cittadini un tema un po' più complesso e delicato che riguarda la sosta a pagamento in città».

«Atb - scrive il direttore di Atb, Gian Battista Scarfone - gestisce anche questo servizio dando la massima attenzione alle segnalazioni dei cittadini, per accertare e approfondire, con scrupolo e rapidamente, le problematiche che vengono evidenziate e per fornire, nei limiti del possibile, risposte adeguate. Purtroppo, il caso segnalato, per la mancanza di indicazioni sulla via e l'omissione del nome dell'autore della denuncia, non fornisce tutti gli elementi utili per chiarire la dinamica».

«Al momento, dai rapporti del personale in servizio quel giorno, risulta un solo episodio, in via Borgo Palazzo, vagamente riconducibile all'accaduto.
Se fosse questo il caso, proviamo a dare anche la nostra versione dei fatti.
Un gruppo di persone nei negozi lungo la strada, alla vista dei verificatori, si è precipitato al parcometro più vicino per regolarizzare la sosta. Poiché le auto prive di biglietto erano numerose, l'ausiliario ha iniziato col multare la prima della (lunga) serie».

«In quel momento, di corsa, esce da una bottega un automobilista che - così è stato dichiarato e verbalizzato - doveva giusto "far moneta" per il biglietto. Dall'altro lato della strada, una generosa signora si offre di cedergli il suo, non ancora scaduto. Ecco spiegata la ragione della difformità tra l'orario riportato sul ticket della sosta - fornito dalla signora -  e quello della multa - staccata un minuto dopo». 

«La cessione del biglietto - che certamente non offende il buon senso di nessuno -  è però vietata. Ecco la pietra dello scandalo: un atto di illecita generosità».

«I cittadini sono stanchi di subire ingiustizie; L'Eco di Bergamo raccoglie quotidianamente la sfida di denunciarle. Cogliamo quindi l'occasione dell'ospitalità sul giornale, per approfondire il tema dell'evasione ed elusione della sosta - che vede ATB e Comune di Bergamo impegnati molto seriamente - per segnalare un malcostume che sta dilagando».

«In alcune zone centrali e commerciali del centro - via Paglia (Coin), Piazzale Tiraboschi (Palazzetto dello Sport), via Pitentino, via Pascoli, via Borgo Palazzo, v.le Papa Giovanni XXIII (fronte Urban Center), via Scotti, via Madonna della Neve, via Tabajani, via Statuto, via Mario Bianco - si verifica sempre più spesso che i proprietari delle auto posteggiate senza biglietto, vedendo arrivare gli ausiliari del traffico, scattino per regolarizzare la sosta e, in volata, apporre il biglietto sul parabrezza, cercando di evitare la sanzione. Ma non è solo questo. Ad aggravare il senso di illegalità diffusa, ai danni di tutti i cittadini, si riscontra anche la complicità tra parcheggiatori abusivi e proprietari di auto.»

«Cosa succede? Il parcheggiatore abusivo assicura la vigilanza dell'auto e l'immediato pagamento del ticket solo in caso di controllo. In alcune situazioni, addirittura, già segnalate alle autorità competenti, alcuni affidano ai parcheggiatori persino le chiavi dell'auto (illegittimamente) in sosta: in occasione del controllo saranno loro a fare il biglietto e metterlo direttamente all'interno, sul cruscotto della vettura».

«Ma c'è di più. Abbiamo registrato casi ancora più "raffinati", in cui la complicità tra automobilisti e parcheggiatori abusivi porta i primi ad affidare a questi una somma di denaro da gestire secondo necessità, trattenendo ciò che resta come compenso per il "servizio": altro che sms con cui pagare la sosta!».

«Questa non è altrettanto una storia assurda? C'è poco da scherzare. Tali situazioni denotano un preoccupante degrado del senso civico per ragioni, tutto sommato, futili ed egoistiche. Così facendo si danneggia sia l'amministrazione pubblica sia tutti i cittadini onesti che pagano regolarmente e a quali viene impedito l'utilizzo degli spazi di sosta occupati illegittimamente per l'intera giornata e ben oltre il tempo consentito».

«Chi paga è il solito fesso? Così come chi rispetta le regole o chi le fa rispettare? In molti pagano, grazie al cielo. Ed è ancora la maggioranza che rispetta le regole. Ma c'è una pericolosa tendenza che ci impegneremo, per la parte di nostra competenza, a contrastare. E lo dobbiamo fare - conclude il direttore dell'Atb, Gian Battista Scarfone - anche per tutti quei cittadini, lettori del giornale, che in questi giorni hanno manifestato la giusta intolleranza verso quella che sembrava essere una "storia incredibile, assurda". Grazie per l'ospitalità».

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