Legambiente: «Si ricorra al Tar
contro il sì alla cava di amianto»

Il circolo Legambiente Bassa Bergamasca è fortemente preoccupato per una nota di Regione Lombardia del 30 luglio scorso, all'interno della quale ci sarebbe un sostanziale via libera alla discarica di amianto e cemento nell'ex cava Vailata di Treviglio.

Il circolo Legambiente Bassa Bergamasca è fortemente preoccupato per una nota di Regione Lombardia che porta la data del 30 luglio scorso, all'interno della quale - sostengono gli ambiantalisti - ci sarebbe un sostanziale via libera per realizzare un discarica di amianto e cemento nell'ex cava Vailata di Treviglio, tema delicato attorno al quale la Bassa Bergamasca sta discutendo da diverso tempo.

Secondo il comunicato di Legambiente, la nota di Regione Lombardia «è un ok definitivo per quanto riguarda la compatibilità ambientale del progetto di discarica per cemento e amianto all'ex Cava Vailata. Non è un fulmine a ciel sereno. La notizia era nell'aria e le polemiche strumentali sollevate a livello locale facevano intendere che stava arrivando questo passo che risulta, comunque lo si voglia intendere , determinante per l'autorizzazione definitiva . D'altronde la stessa nuova legge regionale in materia di smaltimento dell'amianto non determina quelli che sono i criteri di localizzazione delle discariche e degli impianti di smaltimento, lasciando di fatto strumentalmente possibile che localizzazioni improprie come l'ex cava Vailata vengano ad essere prese in considerazione».

La nota di Legambiente prosegue sottolineando che «a livello provinciale e regionale si è scelto di privilegiare le logiche di una pianificazione regionale (rattoppata e carente) di smaltimento rispetto alle evidenti criticità che non solo cittadini ed ambientalisti hanno sollevato, ma che sono state segnalate e condivise da Comuni, Asla ed Arpa. Si tratta di una scelta politica che adesso la politica cittadina deve disinnescare. Chiediamo che il Comune di Treviglio impugni al Tar questo parere favorevole di compatibilità ambientale».

«L'intero quadro politico cittadino - conclude Legambiente - si è detto da sempre contrario a questa discarica. E' arrivato il tempo di passare dalle parole e dalle polemiche inutili ai fatti. Disponibili da parte nostra a fare i passi necessari per sostenere questo ricorso. Attendiamo segnali concreti, a questo punto, dalle istituzioni cittadine».

Sull'argomento i capigruppo di Pd e Abs hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale. «La Direzione Generale Ambiente Energia e Reti della Regione Lombardia - si legge nella nota firmata da Ariella Borghi (Pd) e da Daniela Ciocca (Abs) - con il Il decreto n. 6831 del 30 luglio 2012 ha dato il via libera alla ripresa del procedimento per l'autorizzazione alla discarica di cemento amianto nella ex cava Vailata. La prospettiva dell'apertura di questo impianto si fa così sempre più concreta. Il decreto infatti esprime "giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale". I consiglieri comunali dei gruppi PD e lista civica ABS hanno chiesto al Sindaco di riferire circa lo stato della questione e i prossimi passi amministrativi durante il Consiglio comunale già convocato per il 9 agosto p.v., stante l'urgenza della questione. In coerenza con la precedente Amministrazione, in ogni suo atto contraria alla discarica di cemento amianto per la somma di criticità ambientali che essa comporta, i consiglieri PD e ABS auspicano che l'attuale Amminsitrazione si opponga a tale Decreto presentando ricorso al TAR entro i prossimi 60 giorni, anche in collaborazione con i Comuni di Casirate e Calvenzano che sono cointeressati al problema e che hanno sempre operato all'unisono con il Comune di Treviglio».

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