Parco dello Sport diviso in 3 lotti
Nei progetti stadio lasciato in coda

Si presentano scenari del tutto nuovi per il Parco dello Sport e per il destino dello stadio. Non più un unico «Parco dello Sport», ma un intervento spezzettato in tre. Con lo stadio lasciato in coda. L'Atalanta ha bisogno di un nuovo stadio? Vota il sondaggio.

Mentre l'amministrazione comunale va in ferie, si presentano scenari del tutto nuovi per il Parco dello Sport e nello specifico, per il destino dello stadio. Paolo Cividini, impegnato per la realizzazione del progetto, originariamente insieme a Percassi, presenta a Palafrizzoni una proposta di variante al Pgt. Ma più che una «variante», il documento, a firma del solo Cividini, in qualità di legale rappresentante della Gross Center s.r.l. e Edilindustria spa, va a modificare il progetto originale in toto, rispetto a quanto presentato dalla cordata dei due imprenditori lo scorso dicembre.

Non più un unico «Parco dello Sport», ma un intervento spezzettato in tre. Le tre «Umi», o meglio unità minime di intervento, si presentano assolutamente indipendenti l'una dall'altra, anche dal punto di vista del cronoprogramma. È nell'accordo di programma che la «Umi 3», in cui lo stadio ne è il protagonista, viene lasciata in coda, quasi ad annunciare un interesse da parte degli imprenditori che va scemando. Nel documento, allegato alla variante insieme a sette tavole progettuali, si precisa «che i dati potranno venire maggiormente dettagliati in sede di specifici piani attuativi, immediatamente presentabili per quanto attiene l'Umi 1 e l'Umi 2, mentre necessiteranno di maggiori tempi per quanto attiene l'Umi 3, in funzione anche delle peculiari situazioni in cui si ritrova l'Atalanta Bergamasca Calcio Spa».

Lo stravolgimento del progetto sarebbe stato necessario a causa di diverse contingenze: «Tenendo anche conto delle perplessità sviluppatesi nell'opinione pubblica - si legge nel documento - è emersa la necessità di procedere a interventi frazionati. L'approfondimento compiuto ha permesso di suddividere il territorio in tre unità minime di intervento, tra loro autonome, per quanto riguarda la loro pratica utilizzazione, anche in termini di sostenibilità economica da parte dei privati, ma studiate anche per permettere la loro connessione con il territorio di Grumello al Piano».

A cambiare le carte in tavola anche la posizione del nuovo Palazzetto dello Sport, un'arena da 4mila posti che invece di essere collocata al centro dell'area accanto al nuovo stadio, è stata spostata a nord, nell'area compresa tra l'asse interurbano e la ferrovia per Treviglio. Altro stravolgimento, soprattutto per il ritorno economico degli operatori e la conseguente copertura dell'operazione, il ridimensionamento della superficie commerciale.

Il protocollo d'intesa è in attesa della firma dell'amministrazione comunale, nella persona del sindaco Franco Tentorio, ma il primo cittadino avverte che l'iter burocratico richiederà tempo, a partire dal vaglio del progetto da parte degli uffici comunali.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 17 agosto

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