Mons. Beschi per Sant'Alessandro:
«Chiesa responsabile dei giovani»

Bergamo si è raccolta in Cattedrale, in Città Alta, per festeggiare il suo Santo Patrono. Nella giornata di domenica 26 agosto, giorno di Sant'Alessandro.

Bergamo si è raccolta in Cattedrale, in Città Alta, per festeggiare il suo Santo Patrono. Nella giornata di domenica 26 agosto, giorno di Sant'Alessandro, a celebrare la Messa è stato il vescovo monsignor Francesco Beschi che ha ricordato le ultime attività della Diocesi e le prossime in programma.

«Penso ai 50 anni della Missione in Bolivia della nostra Diocesi, senza dimenticare le altre missioni che si sono aperte successivamente, questa che ho potuto riconoscere e rinnovare nella visita recente è una storia meravigliosa di dedizione e di fede - ha iniziato così la sua omelia -. Ma insieme a questo c'è un altro motivo di grande gioia: ci accingiamo ad aprire l'Anno della Fede nel ricordo dell'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II e ci prepariamo nel 2013 a commemorare, ancora una volta, la carissima figura di Papa Giovanni nel 50° della sua morte». 

Monsignor Beschi ha proseguito ricordando come questa epoca che stiamo vivendo «è un momento che rinnova anche la nostra responsabilità di cristiani e la coscienza di come non solo nella storia ma anche oggi la vita cristiana si dispiega all'interno della vita di tutti gli uomini e quindi il rapporto tra la Chiesa, la vita della Chiesa e la società nel suo insieme è un rapporto ineludibile».

«La Chiesa - ha proseguito il vescovo - è una presenza consistente, pervasiva, influente, autorevole, tutto questo significa una grandissima responsabilità, soprattutto nei confronti di coloro che non si riconoscono nella Chiesa, di coloro che perseguono vie diverse, anche convinzioni diverse. Ma penso alla responsabilità che la Chiesa ha nei confronti dei giovani, delle giovani generazioni, non solo dei giovani credenti, ma dei giovani tutti, nelle loro attese e nelle loro speranze».

La sera del 26 agosto il vescovo Francesco Beschi ha presieduto una Concelebrazione eucaristica nella basilica di Sant'Alessandro in Colonna per la solennità patronale, alla presenza di una folta assemblea, fra cui il sindaco Franco Tentorio e l'assessore provinciale Giovanni Milesi. All'omelia, il vescovo ha parlato del «paradosso» della vita di Sant'Alessandro. «Patrono è colui che protegge. Il paradosso di Sant'Alessandro è non essere stato capace di proteggersi e di salvarsi, come già Gesù Cristo».

«Sant'Alessandro è protettore della nostra diocesi e della nostra città. Oggi, i cristiani, insieme ai non credenti e a chi non si riconosce nella fede cristiana, sono chiamati a proteggere la città, che significa anche ricostruire un patrimonio di beni condivisi e il bene comune, regalandolo alla città e ai suoi abitanti».

Su L'Eco di Bergamo del 27 agosto il testo integrale dell'omelia del vescovo

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