Città Alta e i materiali dell'hotel:
la Sovrintendenza chiede un incontro

La Soprintendenza vuole vederci chiaro sull'hotel San Lorenzo di Città Alta. Perché la facciata non rispetterebbe le prescrizioni annesse all'autorizzazione paesistica rilasciata dalla Sovrintendenza stessa giusto 2 anni fa.

La Soprintendenza vuole vederci chiaro sull'hotel San Lorenzo di Città Alta. Perché la facciata non rispetterebbe le prescrizioni annesse all'autorizzazione paesistica rilasciata dalla Sovrintendenza stessa giusto 2 anni fa.

E così nei giorni scorsi dagli uffici milanesi di Piazza Duomo è partita una lettera a Palafrizzoni, per un incontro urgente e un sopralluogo sul cantiere di piazza Mascheroni. Perché il parere positivo della Soprintendenza era vincolato ad una serie di adempimenti da parte del costruttore

Alcuni sono stati verificati in sede di  elaborazione del progetto, altri erano invece da valutare materialmente in corso d'opera sul cantiere. Nella fattispecie i materiali usati per la facciata che dovevano essere «oggetto di campionatura per verificare tipo, finitura e colore» si legge nel documento del settembre 2010. Tutto ciò che attiene all'estetica del fabbricato e viene percepito all'esterno dello stesso.

In sostanza, nessuno ha mai chiamato la Soprintendenza al momento di decidere tipologia, colore e caratteristiche della facciata dell'albergo. E quando sono stati tolti i ponteggi ed è emerso quel rivestimento in metallo brunito, in parecchi hanno fatto un salto sulla sedia: anche in Piazza Duomo a Milano.

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