Nuove torri crescono in città
all'area Sace e in via Nullo

I complessi edilizi dell'area Sace e dell'ex Enel continuano a dividere residenti, politici e addetti ai lavori. Dalle parti di via Baioni, alle spalle del campo Utili, i lavori per la realizzazione dei nuovi uffici dirigenziali Sace proseguono.

I complessi edilizi dell'area Sace e dell'ex Enel continuano a dividere residenti, politici e addetti ai lavori. Dalle parti di via Baioni, alle spalle del campo Utili, i lavori per la realizzazione dei nuovi uffici dirigenziali Sace proseguono e dovrebbero chiudersi entro un anno e mezzo. Dopodiché, dovrebbe aprire il cantiere per la realizzazione della parte residenziale. Prima dell'avvio del secondo lotto, il Comune dovrà però approvare il progetto definitivo, che prevede il ridimensionamento degli edifici, soprattutto delle loro altezze, dimezzate di circa la metà rispetto al progetto originale su iniziativa della stessa amministrazione.

Ma a cantiere ancora aperto, i residenti già storcono in naso. Le due «torri» da cinque piani che stanno sorgendo nell'area dirigenziale della Sace, sembrano proprio non piacere. Dalle parti di via Nullo, dove si stanno ultimando gli edifici residenziali dell'ex Enel, tutti di alta gamma, la crisi sembra non essere avvertita. Numerose le persone interessate all'acquisto di un appartamento inserito in un edificio disegnato da un architetto di fama come Antonio Citterio.

Ma il progetto delle cinque palazzine, quasi terminato (l'appartamento campione su via Diaz sarà pronto già il mese prossimo), continua a sollevare critiche dei residenti. «L'impatto ambientale del progetto è pesante, ostruisce la vista dal parco Locatelli e toglie luce su via Nullo – commenta Claudia Lenzini, neopresidente del Comitato Santa Lucia –. In questa zona della città, dove tra l'altro la viabilità è altamente difficoltosa, non c'era bisogno di un intervento con una densità abitativa così alta».

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