I prodotti tipici della Bassa
sotto tutela del Distretto

Il «Distretto rurale alta qualità Bassa bergamasca» è finalmente una realtà. La Giunta regionale ha infatti dato il via libera alla sua costituzione: è il primo della nostra provincia fortemente voluto dalle stesse realtà rurali.

Il «Distretto rurale alta qualità Bassa bergamasca» è finalmente una realtà. La Giunta regionale ha infatti dato il via libera alla sua costituzione: è il primo della nostra provincia fortemente voluto dalle stesse realtà rurali di una Bassa che, anche per l'arrivo delle grandi infrastrutture, sta cambiando a vista d'occhio: in primis le aziende del territorio – le due capofila sono state l'Arrigoni di Pagazzano e la Cipriana di Spirano – e poi lo stesso comune capofila di Spirano.

Le aziende della Bassa che operano nei settori del latte, del mais e dell'allevamento di vacche – sono già oltre cento quelle che hanno anticipato la propria adesione al Distretto – non vogliono perdere la peculiarità che le ha rese, nei decenni, realtà eccellenti del settore e per questo da loro è nata l'idea di costituire un Distretto che ora è diventato una realtà.

Lo scorso luglio, infatti, l'iter dell'istruttoria era stato inoltrato al Pirellone che, dopo due mesi, ha risposto positivamente, di fatto consentendo la costituzione del primo distretto della Bergamasca. Alla struttura potranno aderire tutte le aziende agricole dei comuni bergamaschi che si trovano tra l'Adda e l'Oglio, al di sotto della provinciale Francesca, compresi però anche Urgnano e Comun Nuovo.

Lo scopo dell'iniziativa è dunque quello di garantire le tipicità del territorio e ottenere dei vantaggi anche economici per tutelare i propri prodotti. Accanto alla valorizzazione delle risorse rurali del territorio vi sarà poi spazio anche per la formazione e l'istruzione. Tra le idee c'è anche quella di creare una scuola casearia a Castel Cerreto, frazione di Treviglio intrinseca di un passato legato strettamente al mondo dell'agricoltura.

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