«Yara morì in meno di un'ora
Rapita, svenne quasi subito»

Anche se non ci sono conferme ufficiali, anzi di ufficiale c'è più di una smentita, la vita della piccola Yara si sarebbe spenta in meno di un'ora dall'uscita dalla palestra. Il particolare emerge - secondo l'agenzia Ansa - dai risultati autoptici.

Anche se non ci sono conferme ufficiali, anzi di ufficiale c'è più di una smentita, la vita della piccola Yara si sarebbe spenta in meno di un'ora dall'uscita dalla palestra. Il particolare emerge - secondo l'Ansa - dai risultati autoptici di allora e preciserebbe la dinamica del delitto.

Secondo l'Ansa (ma la notizia non trova alcuna conferma), Yara Gambirasio, la ginnasta 12enne scomparsa a Brembate Sopra e trovata morta dopo tre mesi, il 26 novembre scorso, avrebbe avuto giusto il tempo di uscire dalla palestra comunale, essere prelevata in auto, e arrivare nel campo dove ha trovato la morte. Tuttavia, secondo fonti ufficiali, la perizia autoptica dice espressamente che Yara è morta alcune ore dopo essere stata abbandonata nel campo di Chignolo e non invece in meno di un'ora.

L'Ansa sostiene che da quando Yara, quella sera, è uscita di casa per recarsi un attimo in palestra, a quando è spirata, sarebbe passata poco più di un'ora. Il particolare sarebbe dimostrato dall'analisi dei processi digestivi, che hanno un tempo certo. Dato che quella sera la madre di Yara si ricordava esattamente cosa la bambina avesse mangiato e a che ora, da questo sarebbe stato possibile stabilire con precisione l'ora del decesso.

Considerando poi, che un tragitto diretto, a piedi, dall'abitazione alla palestra di Brembate Sopra necessita di una decina di minuti, e dalla stessa strada al campo di Chignolo d'Isola dove è stata trovata uccisa, normalmente, a quell'ora, in auto, servono invece circa 20-25 minuti, Yara - dice l'Ansa - sarebbe morta dopo essere stata lasciata nelle sterpaglie in circa 30-40 minuti.

Questo per la concomitanza delle ferite riportate, dello choc dell'aggressione, e per il freddo pungente di quei giorni a cui sarebbe rimasta esposta con la maglietta alzata e il giubbotto aperto. Una serie di concause, che su una persona minuta, e atletica, quindi con una scarsa massa grassa, avrebbero comportato un effetto particolarmente veloce.

Yara - secondo quanto sostiene ll'Ansa - quando venne rapita probabilmente svenne quasi subito, e non era cosciente quando venne ferita e abbandonata al freddo nel campo dove ha trovato la morte. Il particolare emergerebbe dai risultati autoptici, e pur non mutando la ferocia del delitto se non altro confermerebbe che Yara non ha sofferto per le sevizie subite dopo il rapimento. 

Yara dunque sarebbe stata aggredita e sopraffatta subito, dato che quando subì le percosse e i tagli era già incosciente. Ne sarebbero convinti gli investigatori, anche se su molti aspetti è giunta una smentita.

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