Imu, scatta la corsa al saldo
I pagamenti in banca e posta

Mancano meno di due settimane alla scadenza e per l'Imu è già corsa al pagamento del saldo. La scadenza è fissata al 17 dicembre e chiude la «telenovela» iniziata con il primo pagamento effettuato a giugno.

Mancano meno di due settimane alla scadenza e per l'Imu è già corsa al pagamento del saldo. Col rischio, più si va avanti col calendario, di incappare in code e disagi. La scadenza è fissata al 17 dicembre e chiude la «telenovela» iniziata con il primo pagamento effettuato a giugno.

Sull'Imu ormai si è detto – e si è fatto – di tutto, in particolare per quanto riguarda la questione aliquote. I Comuni. infatti, dovevano stabilire quanto si dovesse pagare, a partire da alcuni parametri fissati dal governo. In particolare, considerata come base imponibile per l'Imu la rendita catastale degli immobili, rivalutata del 5% e moltiplicata per alcuni precisi coefficienti (160 per le case e le loro pertinenze, fabbricati nel gruppo catastale A, escluso A10 e categorie catastali C2, C6 e C7), l'aliquota governativa per l'abitazione principale è il 4x1.000, mentre per gli altri immobili l'aliquota è il 7,6x1.000. Sulla base di queste quote è stato pagato l'acconto di giugno e, per le prime case, anche l'eventuale seconda rata di settembre.

Ma i Comuni potevano – e l'hanno fatto, qualcuno addirittura a più riprese entro il 31 ottobre – variare le aliquote: per l'abitazione principale di 2 punti in meno o in più (tra il 2 e il 6x1.000) e per gli altri immobili di 3 punti (tra il 4,6 e il 10,6x1.000). Non solo: i Comuni potevano anche decidere – e l'hanno fatto, ciascuno con particolarità proprie – ulteriori detrazioni, da aggiungere a quelle stabilite dal governo (detrazione di 200 euro per la prima casa, più 50 euro per ogni figlio minore di 26 anni convivente, fino a un massimo di 600 euro di importo). Ora il saldo di dicembre porta tutti i nodi al pettine: avete pagato l'Imu sulla prima casa con l'aliquota al 4x1.000, dunque se il Comune ha deciso aliquote minori il saldo sarà più basso dell'acconto, altrimenti si pagherà uguale o di più che in giugno.

Soprattutto: avete pagato l'Imu sulle seconde case al 7,6x1.000, dunque se il Comune – come è successo nella gran parte dei casi – ha deliberato aliquote più alte, adesso vi tocca il conguaglio, pagando talvolta anche sensibilmente di più che a giugno.

«Abbiamo spedito nelle case dei contribuenti ben 41.500 comunicazioni – spiega Michela Rossi, responsabile del Caf Cgil di Bergamo – e in questi giorni dovrebbero arrivare. Per 36.000 c'è il modello F24 compilato, con gli estremi del pagamento entro il 17 dicembre. Per altri 5.000 casi abbiamo semplicemente comunicato che non si deve pagare nulla».

Diverso il caso del Caf Cisl, che gestisce il numero più grande di dichiarazioni nella Bergamasca. Sono infatti 65.000 i modelli F24 predisposti per il saldo Imu, in consegna ai contribuenti che si sono rivolti al servizio fiscale. Per il pagamernto normalmente si usa il modello F24, anche semplificato, in banca o in posta. Dal primo dicembre è stato predisposto anche un apposito bollettino postale, ancora poco reperibile.

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