Almè: operò da dentista
Quattro anni all'odontotecnico

Operò da odontoiatra, pur non avendone i titoli, e causò lesioni a un paziente. Queste accuse martedì 11 dicembre sono costate a un odontotecnico cinquantenne di Curno, A. S., una condanna a 4 anni. Sono stati invece assolti i sei coimputati.

Operò da odontoiatra, pur non avendone i titoli, e causò lesioni a un paziente. Queste accuse martedì 11 dicembre sono costate a un odontotecnico cinquantenne di Curno, A. S., una condanna a 4 anni. Sono stati invece assolti i sei coimputati, accusati di concorso in esercizio abusivo della professione.

Tre hanno legami di parentela con l'odontotecnico e si sono succeduti nel tempo come legali rappresentanti dello studio dentistico di via Italia ad Almé dove lavora l'uomo: la madre M. A. M., 75 anni, di Curno; A. N. S. la figlia ventiduenne, residente a Curno; G. P., 45 anni, la compagna che abita a Valbrembo.

Gli altri tre sono odontoiatri che si sono avvicendati nello studio come direttori sanitari: M. V. C., 34 anni, di Cassina de' Pecchi (Milano); G. M., 55 anni, di Lodi; e A. P., 43 anni, di Viterbo. L'odontotecnico, oltre all'esercizio abusivo della professione, doveva rispondere di lesioni.

Secondo l'accusa, avrebbe eseguito su un paziente di 51 anni di Seriate, in cura nello studio di Almé dal 2006 al 2009, estrazioni, otturazioni e due «ponti», tutte operazioni riservate agli odontoiatri. Non solo: durante una di queste pratiche, il dentista avrebbe causato al paziente lesioni tali da indebolire la masticazione.

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