Cuba, il giallo della morte di Avelli
Chiesta la proroga delle indagini

S'indaghi altri sei mesi sulla misteriosa morte di Roberto Avelli. È la richiesta fatta al gip del Tribunale di Bergamo dal sostituto procuratore Gianluigi Dettori, all'approssimarsi della scadenza del termine per le indagini preliminari.

S'indaghi altri sei mesi sulla misteriosa morte di Roberto Avelli. È la richiesta fatta al gip del Tribunale di Bergamo dal sostituto procuratore Gianluigi Dettori, all'approssimarsi della scadenza del termine per le indagini preliminari. Roberto Avelli, falegname di 41 anni, viveva a Mozzanica. A febbraio del 2012 partì per una vacanza di tre settimane a Cuba con due compaesani: Gianfranco Rossini e Gabriele Tassi. Dopo un paio di giorni nella città di Camaguey il suo umore mutò d'improvviso. Tornò a Holguin (la prima tappa del loro viaggio) e da lì voleva fare rientro anzitempo in Italia. Diceva di sentirsi seguito e minacciato. «Mi vogliono ammazzare».

La stessa cosa l'ha ripetuta in un inquietante videomessaggio registrato sul suo cellulare il giorno prima di morire. Incontrò poi un altro cittadino italiano che si trovava in vacanza a Cuba. A quest'uomo confidò che le sue angosce derivavano da un incontro con una prostituta minorenne. Di cui però non è stata mai provata l'esistenza. Temeva ritorsioni, o aveva paura di finire in cella? Ma soprattutto: fu un incontro reale o il frutto di paranoie? A Holguin Avelli fu prelevato dai poliziotti cubani e portato all'ufficio immigrazione. A chiamare le autorità sarebbe stata la stessa proprietaria della «casa particular», riferendo che il suo ospite era molto nervoso.

All'ufficio immigrazione, la caduta fatale dal secondo piano. Si è gettato volontariamente, come dicono i cubani? Oppure è stato buttato giù? Per risolvere questi dubbi il pm Dettori ha aperto un fascicolo per omicidio. Il magistrato ha anche chiesto una rogatoria internazionale: è intenzionato a recarsi a Cuba per ascoltare i testimoni dei fatti. La sua richiesta però è al momento senza risposta da parte delle autorità cubane. È per questo che ora il magistrato ha chiesto una proroga delle indagini. Ma gli inquirenti sembrano intenzionati a voler compiere anche nuovi accertamenti, sul telefonino e pc della vittima

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