La Regione «boccia» lo Stato
Caldaie: «Ora diteci cosa fare»

Ci facciano sapere, almeno  prima dell'inizio della nuova stagione termica, con quale cadenza deve essere effettuata la manutenzione delle caldaie. Così Federconsumatori dopo che la Regione ha «bocciato» il nuovo regolamento nazionale.

Ci facciano sapere, almeno  prima dell'inizio della nuova stagione termica, con quale cadenza deve essere effettuata la manutenzione delle caldaie. Così Federconsumatori dopo che la Regione ha «bocciato» il nuovo regolamento nazionale. Un regolamento che avrebbe portato più risparmi per le famiglie.

«Come era prevedibile - scrive l'associazione dei consumatori - l'approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio di Ministri del 15/2 (in attuazione del D.L.g.s. 195/2005 e della Direttiva Europea sul rendimento energetico in edilizia 2002/91/CE), riparando alla procedura d'infrazione per il “non completo recepimento”, che si uniforma alle norme europee sulla cadenza dei controlli sull'efficienza energetica negli impianti termici, ha subito trovato diverse interpretazioni.

Federconsumatori Bergamo (settimana scorsa)  aveva sostenuto  che “Tale normativa comporterà sicuramente un risparmio certo per i bilanci delle famiglie, fermo restando la sicurezza degli impianti.”

La Direzione Regionale Ambiente, Energia e Reti di Regione Lombardia la pensa diversamente e sostiene che, per quanto riguarda la diversa periodicità dei controlli restano in vigore quelli stabiliti dalla Regione medesima; anche se l'opportunità di una revisione delle suddette disposizioni potrà essere valutata dal nuovo governo regionale.

In sostanza, per “Direzione Regionale Ambiente, Energia e Reti di Regione Lombardia” al momento nulla cambia e ci si deve attenere alle scadenze previste prima delle recente adozione della normativa europea.

Viste le diverse interpretazioni, si ritiene indispensabile sia fatta al più presto chiarezza in merito alla prevalenza, o meno, di una Legge nazionale (che recepisce direttive comunitarie) su una Legge regionale.

Altrettanto utile per i cittadini sarebbe conoscere anche l'opinione degli assessori all'ambiente del Comune di Bergamo e della Provincia (responsabili dell'applicazione delle Leggi in tema di Ambiente): almeno  prima dell'inizio della nuova stagione termica».

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