Bene le «elementari» e le «medie»
I «professionali» aiutano le paritarie

Le scuole superiori paritarie cattoliche perdono alunni nei corsi tradizionali ma crescono complessivamente grazie ai corsi di formazione professionale. I dati ufficiali dell'Annuario della diocesi registrano nel complesso, per 10 istituti superiori, un calo d'iscritti.

Le scuole superiori paritarie cattoliche perdono alunni nei corsi tradizionali ma crescono complessivamente grazie ai corsi di formazione professionale. I dati ufficiali dell'Annuario della diocesi, che analizzano il periodo 2006-2012 infatti registrano nel complesso, per 10 istituti superiori un calo a partire dal 2009 di iscritti.

Gli studenti sono 107 nell'anno scolastico 2006-2007, aumentano fino a 1464 nel 2008-2009 per poi scendere gradatamente a 1170 nell'anno scolastico in corso. C'è però chi va in controtendenza. Infatti aumenta il liceo Capitanio (160-186), La Traccia di Calcinate (198-292). Diminuiscono soprattutto Collegio Sant'Alessandro (425-264) e Celana (110-64). Se invece si passa alla formazione professionale, l'incremento è da capogiro: se gli iscritti sono 489 nel 2006, suddivisi su 8 enti formativi, nell'anno in corso si arriva a 1.698 iscritti.

L'incremento interessa tutti centri, che sono accreditati presso la Regione Lombardia e funzionano perciò con il sistema delle doti. Il Patronato San Vincenzo è passato da 233 a 539 iscritti a Bergamo dei quali quest'anno 135 stranieri; da 119 a 246 a Clusone con 44 stranieri, 246 sono anche a Endine con 37 stranieri. Quanto a Ikaros, ne conta 415 a Grumello , Sacra Famiglia 57 a Seriate e il Murialdo passa in sei anni da 46 a 180. Sommando quindi scuola superiore e istruzione professionale, la scuola cattolica passa in sei anni da 1896 a 2.868 iscritti dei quali 284 stranieri 160 disabili certificati, 78 disabili non certificati.

Per quanto riguarda la scuola dell'obbligo, delle 23 scuole primarie presenti in bergamasca, dal 2006 al 2012 si è passati da 4.334 a 4.508 iscritti. Un lieve aumento complessivo, con un andamento però irregolare fra istituti. Sono cresciute le scuole primarie di Imiberg, S. Angela Merici, Sacramentine, La traccia di Calcinate, Maria Consolatrice di Cepino, Sacra Famiglia di Martinengo, Orsoline di Ponte San Pietro, Sacra Famiglia di Seriate, Murialdo di Valbrembo (da 25 a 155), Sacro Cuore di Villa d'Adda. Per le medie, si passa da 2.640 allievi nel 2006 a 3.073 allievi nel 2012.

Sono cresciuti Istituto Capitanio, Imiberg, Sacramentine, Cooperativa Paolo VI di Alzano, La Traccia di Calcinate (da 265 a 330), Orsoline di Fiorano, Sacra Famiglia di Martinengo e Seriate, Murialdo di Valbrembo, Sacro Cuore di Villa d'Adda. Un bilancio finora positivo, se si pensa alla tenuta del gradimento educativo della scuola di ispirazione cristiana, anche se singole realtà sono in lotta con il bilancio, dato che i costi fissi aumentano ma le rette non possono spingersi oltre le disponibilità del proprio tipo di utenza e la parità economica è lontana.

Si aspettano ora i dati delle preiscrizioni per il prossimo anno scolastico, che si sono chiuse a fine febbraio. Un report ufficiale dovrebbe essere disponibile per la metà di marzo. Il timore infatti è che la crisi riduca le iscrizioni, confermando per alcuni istituti il trend negativo degli ultimi anni e bloccando anche quelli che finora non ne hanno risentito. In generale si prevede una limatura delle primarie, un calo nelle medie e un consistente ridimensionamento nella scuola superiore, anche se gli istituti hanno cercato di contenere le rette senza tagliare i servizi.

Per la scuola primaria si va da 1500 a 2500 euro circa, con un aumento medio di 500-800 euro salendo negli ordini di scuola. La crisi, in mancanza di una reale parità scolastica dentro il sistema pubblico, ha costretto molte famiglie (come più volte denunciato dall'associazione dei genitori Agesc) a rinunciare all'iscrizione.

Susanna Pesenti

© RIPRODUZIONE RISERVATA