Futili motivi e troppo alcol
Maxi rissa in stazione: 4 arresti

Una dozzina di persone coinvolte, pare armate di cocci di bottiglie, bastoni e caschi da motociclista e, alla fine, almeno un paio di feriti e quattro giovani finiti in manette. È il bilancio complessivo della maxi rissa avvenuta vicino alla stazione ferroviaria.

Una dozzina di persone coinvolte, pare armate di cocci di bottiglie, bastoni e caschi da motociclista e, alla fine, almeno un paio di feriti e quattro giovani finiti in manette. È il bilancio complessivo della maxi rissa avvenuta nella notte tra venerdì e sabato mattina vicino alla stazione ferroviaria, proprio di fronte al Mc Donald's.

La maxi rissa ha avuto come protagonisti due gruppi di stranieri, marocchini e tunisini, venuti alle mani. In manette, arrestati dagli agenti delle Volanti della questura, tre marocchini - Y. E. F., 23 anni di Terno d'Isola, H. A., 23 anni di San Paolo d'Argon, e A. A., 21 anni senza fissa dimora - e un tunisino, A. O., 21 anni senza fissa dimora: sabato, difesi i primi dall'avvocato Lucia Agresti e il quarto dall'avvocato Marco Amorese, sono stati processati in direttissima davanti al giudice Federica Gaudino.

A dare il via alla rissa un banale bisticcio, dovuto probabilmente a uno sguardo di troppo unito a qualche bicchiere di alcol in eccesso, scoppiato tra il ventunenne marocchino e il tunisino poi arrestati. I due si sono affrontati prima a parole e poi passando alle vie di fatto, alla fermata dell'Atb. In soccorso del connazionale sarebbe poi intervenuto Y. E. F. e subito dopo, richiamati dalle grida del ventunenne tunisino, altri suoi conterranei, dando vita al pestaggio vero e proprio. In un secondo momento sarebbe sopraggiunto anche il terzo marocchino, che si sarebbe unito secondo l'accusa alla rissa, aiutando i propri amici.

Alla fine, all'arrivo delle Volanti, tutti si sono dati alla fuga, lasciando a terra cocci e sangue: i quattro sono però stati raggiunti e arrestati. A. A. ha confermato in parte la ricostruzione: «Volevo andare in discoteca a Seriate, aspettavamo il bus. È nata una lite col tunisino e l'amico che era con me (Y. E. F., ndr) ha cercato di dividerci: lui poi ha chiamato altri sette o otto amici a picchiarmi e sono finito a terra. I miei due amici non hanno fatto nulla». «Cercavo solo di dividerli», ha confermato Y. E. F., mentre il terzo marocchino ha detto: «Stavo portando a casa la mia ragazza e ho sentito le urla: ho visto che picchiavano il mio amico, e ho cercato di dividerli. Non sono nemmeno fuggito all'arrivo della polizia». «Mi sono picchiato col marocchino - ha confermato il tunisino -. Avevamo bevuto, e quando lui mi ha ferito ho chiamato alcuni altri tunisini in aiuto. Gli altri due non mi hanno fatto nulla». Tutti gli arresti sono stati convalidati con obbligo di firma tre volte a settimana, processo rinviato al 14 maggio.

Tiziano Tista

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