Vigili e Caritas tendono la mano
alle vittime della prostituzione

È stato approvato in Giunta comunale, mercoledì 24 aprile, il protocollo d'intesa tra polizia locale di Bergamo e Caritas diocesana per la realizzazione di azioni concrete tese all'assistenza e all'ascolto delle vittime della prostituzione.

È stato approvato in Giunta comunale, mercoledì 24 aprile, il protocollo d'intesa tra polizia locale di Bergamo e Caritas diocesana per la realizzazione di azioni concrete tese all'assistenza e all'ascolto delle vittime della prostituzione.

C'è da dire che il fenomeno della prostituzione in città, almeno sulle strade, è limitato ed è circoscritto al rondò delle Valli, all'ex statale 525 che conduce a Lallio e alla Malpensata, legato anche alla tossicodipendenza. Per dare un'idea, nell'ultimo semestre sono state comminate 90 multe, sia alle prostitute (sanzione di 100 euro), sia ai clienti (200 euro).

Polizia locale e Caritas diocesana hanno convenuto di promuovere percorsi di collaborazione finalizzati a contrastare il fenomeno della prostituzione e offrire assistenza alle vittime. Nello specifico, la polizia locale s'impegna a offrire alle donne vittime della tratta informazioni utili anche attraverso la consegna di volantini multilingue orientandole a un contatto con il Centro di primo ascolto e coinvolgimento della Caritas diocesana di Bergamo.

La Caritas diocesana, dal canto suo, ha confermato la sua disponibilità ad accogliere e aiutare le vittime della prostituzione offrendo loro un percorso di recupero, di riqualificazione e di reinserimento nella vita sociale quotidiana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA