Fido e padrone, stessa taglia?
«Meglio educare i proprietari»

«Più che insistere in divieti e obblighi, sarebbe meglio formare i proprietari, educarli alla responsabilità, per esempio reintroducendo come obbligatori i patentini». Paolo Bosatra interviene sull'ordinanza del Comune di Rota Imagna.

«Più che insistere in divieti e obblighi, sarebbe meglio formare i proprietari, educarli alla responsabilità, per esempio reintroducendo come obbligatori i patentini, come accade in altri Paesi europei». Paolo Bosatra, 40 anni, di Sant'Omobono, presidente dell'«Allegra cagnara», associazione per l'educazione cinofila con sede a Bruntino di Villa d'Almè, interviene sulla recente ordinanza del Comune di Rota Imagna (sarà in vigore dal 1° giugno) che regolamenta la custodia dei cani, in particolare vietando la «libera circolazione senza conduttore di corporatura e peso proporzionati all'animale».

«Da educatore - dice Bosatra - penso che la cosa migliore resti la responsabilizzazione dei proprietari, come, peraltro, prevedeva un'ordinanza ministeriale del 2009. Un provvedimento che introduceva anche un patentino per i proprietari, facoltativo per tutti, ma obbligatorio per chi aveva cani che già si erano rivelati pericolosi. Purtroppo, di questi patentini, ne abbiamo rilasciati pochissimi perché i Comuni non hanno più organizzato corsi. Peccato perché è lì che bisognava agire anziché insistere con i divieti. Con un corso teorico-pratico tenuto da veterinari formatori che eventualmente si avvalevano di educatori cinofili di comprovata esperienza, si formava il padrone alla conoscenza del proprio animale e a una giusta gestione. La cosa migliore sarebbe reintrodurre tali corsi, a livello nazionale, rendendoli obbligatori».

Secondo Bosatra, seppure di difficile applicazione, l'ordinanza non è probabilmente completamente sbagliata, quanto meno parlando di cani di grossa taglia. «Tutto va ricondotto al buon senso del singolo caso - continua l'educatore cinofilo -. A mio figlio di sei anni mai metterei in mano lungo una strada il mio flat coated retriever (di 35 chili), per quanto io possa conoscerlo bene e fidarmi di lui. E anche in caso di razze particolarmente docili e abituate ai bambini, il cane resta pur sempre un animale, quindi occorre considerare una certa dose di imprevedibilità. Io posso mettere la mano sul fuoco sulla docilità del mio cane, ma con un dito fuori: qualcosa può sempre succedere. La cosa migliore, ripeto, resta la formazione: il padrone deve sapere dove o quali situazioni evitare con il suo fido. E ai proprietari consiglio sempre un'assicurazione. Che sia un cane di piccola o grossa taglia, può sempre sfuggire e causare danni. Meglio cautelarsi».

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