«Nella terra di Giovanni XXIII
nessuno si senta mai straniero»

«È con  commossa gratitudine che mi sento cittadino  del paese che ha dato i natali  a un grande uomo di pace che guardava negli occhi tutta l'umanità, senza distinzione alcuna». Lo ha detto Ermanno Olmi che ora è cittadino onorario.

«È con  commossa gratitudine che mi sento cittadino  del paese che ha dato i natali  a un grande uomo di pace che guardava negli occhi tutta l'umanità, senza distinzione alcuna». 

Lo ha detto il regista Ermanno Olmi, domenica mattina nella sala civica della città di Sotto il Monte Giovanni XXIII, dove  il consiglio comunale all'unanimità gli ha conferito la «cittadinanza onoraria».

«E condivido con grande gioia la consegna simbolica di cittadinanza italiana a bambini e ragazzi nati a Sotto il Monte da genitori provenienti da altri continenti che con le loro famiglie sono parte integrante e saranno il futuro di questa città dove nacque un uomo che con la sua umanità ha lasciato un segno indelebile nella storia di questo mondo».

Alla cerimonia oltre al maestro Ermanno Olmi con la compagna Loredana, il sindaco Eugenio Bolognini, gli assessori,  i consiglieri comunali che hanno partecipato al consiglio comunale straordinario  il parroco monsignor Claudio Dolcini, il rettore dell'abbazia di sant'Egidio don Attilio Bianchi, sindaci e amministratori dei comuni dell'Isola Bergamasca.

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