Per «girare» la polenta
ora basta salire in sella

Lo sanno bene i nostri nonni che un piatto di polenta si guadagnava solo con fatica. Ed è forse pensando anche ai nostri avi che alcuni amici di Corna Imagna hanno costruito un curioso macchinario che collegato ai pedali di una bici fa girare il bastone nel paiolo della polenta.

Lo sanno bene i nostri nonni che, in tempo di miseria, un piatto di polenta si guadagnava solo con fatica. Ed è forse pensando anche ai nostri avi che alcuni amici di Corna Imagna hanno costruito un curioso macchinario che collegato ai pedali di una bici fa girare il bastone nel paiolo della polenta.

Spieghiamoci: per fare la polenta esistono oggi, oltre ai tradizionali bastoni in legno («tarel», in bergamasco, da cui forse «taragna»), anche motori elettrici che consentono di non fare un briciolo di sforzo. I nostri amici di Corna Imagna, invece, hanno pensato bene di unire alla polenta un altro simbolo dei bergamaschi: la bici.

Hanno preso una mountain bike, gli hanno tolto le ruote e, con l'aiuto di due fabbri, hanno collegato la catena al motore che poi fa girare il bastone metallico nel paiolo. In sostanza, per girare la polenta, occorre pedalare. Il curioso «gira polenta» è nato due anni fa e, da allora, è stato protagonista in decine di sagre della Bergamasca, da Mozzo a Vertova, e in Valle Imagna.

E, ora, si appresta anche a varcare i confini nazionali, essendo stato richiesto a Le Locle, comune svizzero del Canton Neuchâtel, terra di emigrazione valdimagnina. Dopo la pausa invernale il «paiolo a pedali» torna stasera fuori dai magazzini per lavorare all'appuntamento che lo vide nascere due anni fa, appunto la «Polenta pedalata» di Corna Imagna, organizzata dalla commissione minori.

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