Sfratto con tensione a C. Calepio
Senza casa due bimbi di 6 e 9 anni

Momenti di tensione lunedì durante uno sfratto a Castelli Calepio, in via Carletti: una famiglia, composta da un camionista disoccupato, la moglie e i due figli di 6 e 9 anni, è stata costretta ad abbandonare la casa. Da mesi non riuscivano a pagare l'affitto.

Momenti di tensione lunedì durante uno sfratto a Castelli Calepio, in via Carletti: una famiglia, composta da un camionista disoccupato, la moglie e i due figli di 6 e 9 anni, è stata costretta ad abbandonare la casa. Da mesi non riuscivano a pagare l'affitto.

Dalle notizie avute, l'ordinanza di sfratto pendeva da tempo a loro carico: sembra che in passato lo sfratto sia stato rinviato altre volte, ma stavolta nemmeno l'intervento dell'Unione inquilini di Bergamo è riuscito a evitare lo sgombero dell'appartamento.

La tensione è salita alle stelle quando un fabbro ha dovuto aprire la porta blindata con una smerigliatrice per consentire l'irruzione dell'ufficiale giudiziario e delle forze dell'ordine.

In tarda mattinata è scattata la trattativa tra l'Unione inquilini e l'amministrazione comunale di Castelli Calepio. «Il Comune – ha detto il sindaco Flavio Bizzoni – garantirà il ricovero in una struttura protetta della moglie e dei due bambini».

Secca la replica dell'Unione inquilini che ha annunciato per martedì, alle 18, una conferenza stampa davanti al Comune. «Per evitare che l'insensibilità di tanti enti locali produca drammi sociali che aggravano quelli creati dalla crisi – rimarca l'Unione inquilini – chiediamo l'intervento della prefettura, perché gli sfratti siano sospesi per concordare un meccanismo che consenta il passaggio da casa a casa».

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