Partite per le vacanze sul Mar Rosso?
La Farnesina: situazione tranquilla

Siete in partenza per le vacanze sul Mar Rosso e la situazione in Egitto vi preoccupa? Per la Farnesina «nei principali centri di attrazione turistica sul Mar Rosso (Sharm El Sheikh, Marsa Alam, Hurgada), e Alto Egitto (Luxor, Assuan) la situazione appare tranquilla».

Siete in partenza per le vacanze sul Mar Rosso e la situazione creatasi in Egitto vi mette in apprensione? Dalla Farnesina - al momento - arrivano buone notizie: «Nei principali centri di attrazione turistica, sia sul Mar Rosso (quali Sharm El Sheikh, Marsa Alam, Hurgada), sia in Alto Egitto (Luxor, Assuan) la situazione appare per il momento in generale tranquilla».

Sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it/egitto si avverte in ogni caso di «la situazione generale di sicurezza rimane estremamente fluida. Si stanno verificando nuove manifestazioni di piazza (in alcuni casi seguite da incidenti) ed altre imponenti dimostrazioni sono previste per i prossimi giorni, nel contesto del primo anniversario dell'elezione del Presidente Morsi (30 giugno). Tali mobilitazioni popolari potrebbero incidere negativamente sulle condizioni di sicurezza sia della capitale sia delle principali città del Paese. Si invita pertanto a continuare a seguire attentamente gli sviluppi della situazione e, nel quadro di nuove manifestazioni e proteste, di evitare o di limitare al massimo gli spostamenti nelle aree interessate, mantenendosi tassativamente a distanza da ogni tipo di assembramento, soprattutto alla luce dell'avvenuto fermo/arresto di cittadini stranieri, anche italiani, coinvolti in manifestazioni o bloccati dalle Forze dell'ordine nelle immediate vicinanze».

«Nei principali centri di attrazione turistica, sia sul Mar Rosso (quali Sharm El Sheikh, Marsa Alam, Hurgada), sia in Alto Egitto (Luxor, Assuan) la situazione appare per il momento in generale tranquilla. Occorre tuttavia ricordare la presenza, in particolare nella Penisola del Sinai, di tribù beduine responsabili di atti di intimidazione e di violenza: blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi di turisti italiani), scontri con armi da fuoco, ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina».

Si registra dunque un clima di instabilita' e turbolenza di cui ogni connazionale deve essere consapevole: appare pertanto opportuno limitare al massimo gli spostamenti all'esterno dei villaggi turistici, evitare escursioni nel deserto, specie quelle con destinazioni piu' lontane, ed evitare lunghi spostamenti per via terrestre (privilegiando, ove possibile, il mezzo aereo, specie da/per la Capitale)».

«Si raccomanda inoltre di affidarsi a Tour Operators in grado di assicurare ottimali cornici di sicurezza, evitando viaggi singoli e/o organizzati da agenzie od operatori non certificati. Massima cautela va esercitata a maggior ragione nel Nord Sinai, dove si è registrato negli ultimi mesi un ancor più grave peggioramento del quadro di sicurezza. Viaggi e spostamenti in questa regione vanno limitati a casi di assoluta necessita'. In tutto il Paese, anche in ragione del brusco deterioramento della situazione economica generale, si osserva un aumento di casi di micro-criminalità quali borseggi, rapine (anche a mano armata, anche a danno di cittadini stranieri), furti d'auto. Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo in Egitto e che suggerisce di mantenere un'adeguata soglia di attenzione».

«Particolari cautele sono raccomandate nelle località turistiche del Sinai, nella regione al confine con la Striscia di Gaza, ad Alessandria ed al Cairo. Si raccomanda altresì di adottare la massima prudenza nei luoghi affollati. Si richiama inoltre l'attenzione sull'importanza di sottoscrivere – prima della partenza - una assicurazione che copra eventuali spese sanitarie (anche per il rimpatrio o il trasferimento aereo in un altro Paese). Si segnala a tal proposito che gli standard medico-sanitari locali non sempre sono paragonabili a quelli europei, e che le strutture private presentano costi elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogate. Pertanto, in casi urgenti e gravi, si potrebbe rendere necessario il rimpatrio sanitario in Italia con vettore aereo ed accompagnamento medico-sanitario, rimpatrio che evidentemente presenta costi molto elevati per il privato cittadino ove egli non possa avvalersi di adeguata copertura assicurativa».

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