Porta San Lorenzo o Garibaldi?
Inaugurazione in salsa leghista

«Il nome di Porta San Lorenzo io non lo cambio e anche se da qui è passato Garibaldi». Così l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli, che all'inaugurazione ha aggiunto: «Preferisco utilizzare quello originario».

«Il nome di Porta San Lorenzo io non lo cambio e anche se da qui è passato Garibaldi». Così l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli, che all'inaugurazione ha aggiunto: «In ossequio alla storia e per rispetto a tutti gli altri santi che danno il nome alle porte di Città Alta, preferisco utilizzare quello originario».

«Su tutti gli altri accessi – dice Saltarelli dopo aver illustrato l'intervento – c'è un leone di San Marco che mi piacerebbe rivedere anche qui, laddove si intravede ancora il disegno dell'affresco ormai sbiadito».

Tutte cose legittime, ma che forse in una cerimonia pubblica legata a un'opera fondamentale per l'intera città hanno suonato un po' come stonature, se non stecche.

Accanto all'assessore ai Lavori pubblici e ai tecnici (il direttore dei lavori Mario Myallonier e il funzionario del Comune Fabio Tonsi), i politici (a parte il vice presidente della terza Circoscrizione Francesco Alleva) erano tutti targati Lega: i due consiglieri comunali Alberto Ribolla (che è anche il capogruppo) e Luisa Pecce, più Daniele Belotti che oltre a sedere sui banchi di Palafrizzoni del movimento è anche il neo segretario provinciale.

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