Alberto Signorini ce l'ha fatta
A Durban centra il terzo posto

Alberto Signorini, di Almé, trapiantato da quasi vent'anni all'ospedale di Bergamo, ce l'ha fatta: mercoledì, ai Giochi olimpici dei trapiantati d'organo in corso di svolgimento in Sud Africa (a Durban) è arrivato 3° nella prova di ciclismo in linea.

Alberto Signorini, di Almé, trapiantato da quasi vent'anni all'ospedale di Bergamo, ce l'ha fatta: mercoledì, ai Giochi olimpici dei trapiantati d'organo in corso di svolgimento in Sud Africa (a Durban) è arrivato 3° nella prova di ciclismo in linea.

«Sono in ottima forma - aveva ammesso alla vigilia della partenza - e non nascondo il desiderio di potermi piazzare tra i primi». Alberto è partito venerdì sera da Malpensa insieme ad altri 50 atleti italiani che gareggeranno in diverse discipline sportive: dall'atletica leggera al ciclismo, dal nuoto alla pallavolo, dal tennis al tennis da tavolo.

«A Durban sono presenti più di 3.500 atleti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza dei 55 Paesi che partecipano ai Giochi - spiega entusiasta Alberto -. Il nostro obiettivo è anche quello di dimostrare che il trapianto ci ha fatto tornare in piena salute e ad una vita fatta anche di attività sportive».

La squadra italiana è capitanata dalla pallavolista Margherita Mazzantini e dal team manager Valentina Totti, presente anche nella veste di ricercatrice del Centro Studi Isokinetic di Bologna per il Programma di ricerca «Trapianto...e adesso Sport» che prevede il monitoraggio di atleti trapiantati che svolgono una costante attività sportiva, in particolare quella a livello agonistico.

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