Parlano gli eroi di Cazzano
«Ha prevalso l'istinto di salvare»

Una maglietta alla moda, una felpa grigia e le mani in tasca. Si confondono fra la folla di giovani e curiosi, a pochi passi dalla carcassa fumante di un'auto, gli eroi della notte di Cazzano, che hanno estratto due giovani da un'auto in fiamme.

Una maglietta alla moda, una felpa grigia e le mani in tasca. Si confondono fra la folla di giovani e curiosi, a pochi passi dalla carcassa fumante di un'auto, gli eroi della notte di Cazzano, che hanno estratto due giovani da un'auto in fiamme, schiantatasi dopo un volo pauroso all'altezza del confine con Gandino.

Il primo, Jacopo Caccia, ha 18 anni. Attorno alle 23,30 di sabato stava rientrando con il suo scooter a Cazzano. Avverte alle sue spalle un botto sordo e un bagliore. «Ho pensato a un trattore ribaltato, a un'auto precipitata dalle villette soprastanti: non ho avuto modo di capacitarmi che quel bolide era planato dalla strada opposta, spriogionando le prime fiammate».

«Ho sperato non ci fosse nessuno all'interno: poi ha prevalso l'istinto»: salvare quei ragazzi. Apre la portiera del lato passeggero, rimasta libera verso l'alto in un ammasso di lamiere.

In quegli attimi concitati la Provvidenza manda un altro angelo: si chiama Nicola Bertasa, 20 anni di Casnigo. Anche lui non esita e con Jacopo è decisivo per estrarre vivo dalle lamiere anche il conducente.

Le condizioni dei feriti sono gravi, la ragazza si mostra cosciente, mentre per il ragazzo l'apprensione e il prodigarsi dei sanitari è maggiore. Lei viene ricoverata a Seriate e potrebbe essere trasferita a Bergamo per una scheggia nella schiena. Lui al Papa Giovanni di Bergamo è in terapia intensiva, qualche frattura alle dita, ma risponde. Ce la faranno e potranno per fortuna raccontare quello che è accaduto.

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