Pensionato costretto a mendicare
Portava pochi soldi? Botte e digiuno

Costringevano un pensionato, dopo averlo raggirato e ammaliato grazie a una prostituta, ad ospitarli in casa e ad andare a mendicare per consegnare ogni giorno i soldi raccolti. E se non tornava con abbastanza denaro lo picchiavano e non gli davano da bere e da mangiare.

Costringevano un pensionato, dopo averlo raggirato e ammaliato grazie a una prostituta, ad ospitarli in casa e ad andare a mendicare per consegnare ogni giorno i soldi raccolti. E se non tornava con abbastanza denaro lo picchiavano e non gli davano da bere e da mangiare.

I carabinieri della compagnia di Bergamo hanno arrestato per due episodi, simili fra loro, quattro persone due donne e due uomini, tutti accusati di estorsione e circonvenzione di incapace.

«Episodi molto gravi dal punto di vista sociale», ha detto durante una conferenza stampa il procuratore della repubblica di Bergamo, Francesco Dettori che, per la presentazione dell'operazione, era accompagnato dal colonnello Antonio Bandiera, comandante dei carabinieri di Bergamo, e da Virgilio Appiani, comandante della polizia locale della nostra città.

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dall'autorità giudiziaria di Bergamo e riguardano quattro italiani. Una prostituta bergamasca di 49 anni, sua figlia, anche lei una lucciola, e i rispettivi conviventi. Gli arresti sono stati eseguiti: a Seriate per quanto riguarda madre e figlia, a Chignolo per il convivente della donna, a Cologno al Serio per il convivente della figlia.

Le indagini, concluse lo scorso agosto, hanno permesso di far luce su due casi in particolare in cui le vittime, due 60enni, erano state prima adescate dalla prostituta e successivamente costrette, dietro violenze fisiche e psicologiche, a consegnare agli aguzzini somme di denaro con cadenza giornaliera.

Il teatro delle due vicende sono i quartieri della Malpensata e di Boccaleone. Nel novembre 2012, una delle vittime, invalido civile al 70 per cento, si è presentato alla stazione carabinieri di Bergamo di via delle Valli, insieme alla sorella, per sporgere una denuncia nei confronti di una certa Veronica, ed altre due persone, che lo aveva adescato nel quartiere Malpensata.

Con minacce di percosse e ritorsioni fisiche, erano riusciti a farsi consegnare in più tranche la somma complessiva di circa 8.000 euro, con la vana promessa di restituzione entro un mese. L'accanimento nei confronti dell'uomo però si era interrotto grazie all'intervento della sorella, che aveva impedito ulteriori contatti tra le parti.

Nel mese di aprile 2013 la madre di un'altra vittima, un 65enne vedovo residente a Boccaleone, si è presentato agli uffici della polizia locale di Bergamo per sporgere una denuncia querela nei confronti di persone conviventi con il loro congiunto, accusate di minacce e circonvenzione di incapaci.

Nel corso delle indagini, condotte anche con la collaborazione di personale della polizia locale di Bergamo, i carabinieri hanno accertato che l'uomo, costretto ad ospitare nel proprio appartamento gli indagati, ogni mese doveva consegnare la propria pensione, circa 915 euro, e quotidianamente era obbligato a mendicare dando i proventi agli aguzzini.

La vittima, nonostante il fisico debilitato e l'intensa calura dei giorni estivi, è stato spesso privato della possibilità di mangiare e del bere perché con il suo mendicare davanti ai supermercati non aveva raccolto quanto gli aguzzini volevano.

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