Siti web pirati, musica al contrattacco
Bloccato ancora «The Pirate Bay»

Ennesimo provvedimento di blocco per il sito «The Pirate Bay», tra i più noti portali internazionali della pirateria, di recente tornato ad essere una tra le piattaforme più visitate per l'accesso a contenuti illegali multimediali.

Ennesimo provvedimento di blocco per il sito «The Pirate Bay», tra i più noti portali internazionali della pirateria, di recente tornato ad essere una tra le piattaforme più visitate per l'accesso a contenuti illegali multimediali (musica, film, serie televisive, software, videogiochi, libri, applicazioni ecc.).

Il Nucleo speciale frodi tecnologiche, in collaborazione con il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo, ha inibito l'accesso dall'Italia al sito «thepiratebay.sx», la nuova finestra d'accesso alla cosiddetta «Baia dei Pirati», nonché ad altri quattro fra i domini più frequentati dagli internauti italiani per scaricare file pirata (1337x.org, h33t.eu, extratorrent.com, torrenthound.com.).

Pirate Bay, in particolare, nato in Svezia nel 2003, ha subìto già numerosi provvedimenti giudiziari in Italia ed all'estero. Di recente, dopo la condanna penale ed i pesanti risarcimenti inflittigli nel 2010 dal Tribunale d'appello di Stoccolma, ha trasferito la propria sede prima in Islanda e, poi, nell'isola caraibica di Saint Martin. L'operazione, coordinata dal pm Giancarlo Mancusi della Procura della Repubblica di Bergamo, è stata originata da una denuncia presentata dalla Fimi, la Federazione Industria Musicale Italiana.

I siti inibiti, con provvedimento dell'Autorità Giudiziaria e dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza, consentivano la distribuzione e la condivisione gratuita in Italia, attraverso la formula peer to peer «Bit Torrent», di file contenenti, principalmente, musica, film, serie televisive, software, videogiochi. In sostanza, attraverso i domini in parola si accedeva ad un database on line, il più delle volte suddiviso per aree tematiche (musica, film, software, videogiochi, ebook, app ecc.), nel quale sono presenti, complessivamente, ben 15 milioni di file torrent.

Lo scambio via internet di file contenenti opere tutelate dal diritto d'autore, è una pratica che costituisce, tuttora, una grave turbativa del mercato legale e che fa venir meno rilevanti introiti per l'Erario. Le attività di questa tipologia di siti pirata generano, infatti, per i gestori, copiosi profitti, soprattutto attraverso la presenza di banner pubblicitari ospitati sulle pagine web.

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