Sale slot, giro di vite in centro:
non compatibili urbanisticamente

Non ha mai seppellito l'ascia di guerra, anzi ora sta affilando le armi. L'assessore alle Attività produttive Enrica Foppa Pedretti aveva annunciato che avrebbe usato tutti gli strumenti a sua disposizione per contrastare il dilagare in città delle sale slot.

Non ha mai seppellito l'ascia di guerra, anzi ora sta affilando le armi. L'assessore alle Attività produttive Enrica Foppa Pedretti aveva annunciato che avrebbe usato tutti gli strumenti a sua disposizione per contrastare il dilagare in città delle sale slot e il diffondersi della malattia del gioco.

Dopo aver proposto il regolamento comunale contro l'apertura di centri Vlt a ridosso di luoghi sensibili, dopo la sottoscrizione del Manifesto di Legautonomie e del documento del Consiglio dei sindaci dell'Asl contro l'azzardo, dopo aver espresso alla Questura pareri negativi di fronte a ogni inaugurazione, dopo aver partecipato a incontri pubblici con i residenti dei quartieri interessati dalle nuove sale, ora torna all'attacco.

E questa volta lo fa sguainando uno strumento urbanistico: «Ho chiesto la revisione del Piano delle regole - spiega l'assessore - cioè il documento di attuazione del Pgt, il Piano di governo del territorio. Con questa modifica le videolottery dovrebbero stare alla larga del centro storico, per le altre aree ci saranno requisiti molto alti».

Foppa Pedretti è sicura che a differenza del regolamento comunale, questa nuova manovra «tecnica» non sarà impugnabile: «È il Comune ad avere l'egida sull'urbanistica, sarà quasi impossibile ricorrere al Tar». L'arma impugnata dall'assessore è, dunque, quella del Piano delle regole: «Ho chiesto e ottenuto la sua revisione. La modifica introduce le sale da gioco e il relativo carico urbanistico». In poche parole «nel centro storico e cioè in Città Alta, in centro e nei borghi storici le sale con Vlt non avranno compatibilità urbanistica».

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