Haiti, il sisma è stato battuto
Ecco la scuola Papa Giovanni

Assi di legno, colla e impregnante, tondini e acqua potabile. Tutti in un container di 200 quintali inviato dall'Italia e bloccato per tanto tempo a Port Au Prince. Ma l'Ecole tecnique Pape Juan XXIII sorta grazie alla Caritas diocesana bergamasca è ormai una realtà.

Assi di legno, colla e impregnante, tondini e acqua potabile. Tutti in un container di 200 quintali inviato dall'Italia e bloccato dall'8 ottobre a Port Au Prince. Rinaldo Fornoni, di Ardesio, è rimasto al porto giorni e giorni dalle sei di mattina alle nove di sera per riuscire a sbloccare quel prezioso materiale che serviva a ultimare, entro il 26 ottobre, l'Ecole tecnique Pape Juan XXIII sorta grazie alla Caritas diocesana bergamasca e donata ai padri monfortani ad Haiti.

Il container però è arrivato a Croix de Bouquets, il comune alla periferia della capitale dove sorge la scuola tecnica, solo nel pomeriggio del 25 ottobre e, nonostante la corsa contro il tempo, ieri per l'inaugurazione mancavano ancora gli ultimi ritocchi per completare i lavori di costruzione dei laboratori.

Anche questa è Haiti a tre anni e mezzo dal terremoto che ha provocato 250 mila vittime, 2,3 milioni di sfollati su 10 milioni di abitanti dell'isola caraibica. Dal 12 gennaio 2010 molto è cambiato ma sono ancora 360 mila (secondo i dati della Caritas Italiana) gli sfollati, si moltiplicano gli insediamenti abusivi sulle colline, e l'economia è drogata dalla presenza internazionale.

È qui che la Caritas diocesana bergamasca è riuscita a inaugurare la scuola edile, scegliendo di appoggiarsi ai padri monfortani presenti dal 1971. L'area scelta è quella di Croix de Bouquets vicino ai padri scalabriniani che, grazie ad accordi con ong da tutto il mondo, stanno dando vita a un quartiere nuovo per le famiglie con case, scuole, centro sportivo e liceo, e anche la scuola edile.

La scuola, costata almeno 500 mila euro, è stata interamente finanziata grazie alla generosità di tanti bergamaschi, ed è stata dedicata ieri a Papa Giovanni XXIII. «Sarà un segno di attenzione alla carità nell'anno della canonizzazione prevista per il 27 aprile prossimo» spiega don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana bergamasca, giunto ad Haiti nei giorni scorsi. «Abbiamo pensato - continua don Visconti - ai giovani: dare loro una professione per il futuro».

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di domenica 27 ottobre

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