Albano, dopo la rissa il tribunale
il litigio continua in aula

«Avevamo fatto un accordo: in cambio di mille euro avrebbero liberato senza fare storie l'appartamento». Parlano così i due fratelli pugliesi finiti in manette insieme a quattro marocchini, domenica ad Albano con l'accusa di rissa.

«Avevamo fatto un accordo: in cambio di mille euro avrebbero liberato senza fare storie il mio appartamento, e io e mio fratello eravamo andati lì domenica proprio per questo. Invece siamo stati subito aggrediti». Parlano così i due fratelli pugliesi finiti in manette insieme a quattro cittadini marocchini domenica ad Albano Sant'Alessandro con l'accusa di rissa, in via Meucci 1.

I due pugliesi avrebbero quindi spiegato di essere stati aggrediti senza motivi dai quattro affittuari: «Appena siamo arrivati, in casa nessuno ha risposto e stavamo tornando verso il cancello: lì ci hanno raggiunti i tre marocchini e loro sorella, aggredendoci - hanno detto -. I quattro da mesi non pagano l'affitto e le spese condominiali (solo per queste ultime il debito sarebbe di circa 2.500 euro), e volevamo far liberare l'appartamento».

Ben diversa la posizione dei quattro marocchini: «Abbiamo sempre pagato tutti mesi affitto e spese, e siamo stati aggrediti. Nostra sorella è stata tirata fuori dalla finestra del piano rialzato».

Il giudice, sentite entrambe le versioni, ha convalidato tutti gli arresti senza applicare misure cautelari (sono tutti incensurati): quindi su richiesta dei difensori ha aggiornato il processo al 20 gennaio.

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