Maroni: Europa dove sei?
La  solidarietà è un nostro modello

Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni è giunto a Bergamo per una visita lampo. Maroni si è incontrato nel cortile di via Tasso, che ospita la Provincia e la Prefettura, con i volontari della Protezione Civile e con le massime autorità civili.

«I nostri volontari incarnano la solidarietà, ma questo è ciò che manca all'Europa». Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni giunto a Bergamo per una visita lampo ha espresso così tutta la sua delusione - per usare un eufemismo - di fronte al comportamento del Vecchio Continente davanti alle tragedie e al problema dell'immigrazione.

Maroni, di fatto, ha detto che l'Italia è rimasta sola, mentre gli altri Stati d'Europa stanno alla finestra. Nel cortile di via Tasso, accompagnato dal parlamentare Giacomo Stucchi, il ministro è salito su un camioncino per parlare ai volontari della Protezione Civile.

«E' dai tempi eroici dei primi comizi della Lega che non salivo su un camioncino - ha esordito Maroni -. Ringrazio i volontari che davvero incarnano la solidarietà fatta di concretezza e non parole, ed è ciò che manca all'Europa. In ogni caso noi chiediamo all'Italia di essere solidale». «L'Europa si fa vanto di grandi principi - ha sottolineato - ma quando deve dimostrare che c'è solidarietà questo non avviene. La collaborazione che mostra il popolo italiano manca un po' invece in Europa. Vogliamo portare in tutto il mondo il modello italiano che si basa sul fatto che quando qualcuno è in difficoltà noi lo aiutiamo, non diciamo agli aquilani in difficoltà: "noi siamo di Bergamo non vi aiutiamo"».

Maroni ha insistito sul sistema italiano che si basa soprattutto sulla professionalità e la solidarietà della protezione civile. Questo spirito di solidarietà in Europa dovrebbe essere più diffuso - ha aggiunto - in Italia c'è ed è un esempio di come si gestiscono le emergenze, con l'aiuto reciproco e la solidarietà: tutto questo non mi pare sia molto diffuso in Europa». «Nelle difficoltà la protezione civile interviene esprimendo un principio di solidarietà che deve essere alla base della convivenza civile - ha concluso il ministro - ed è quello che ci aspettiamo avvenga anche in Europa».

Maroni ha scambiato strette di mano con tutti. Incontrando il questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi ha chiesto della famiglia di Yara. Non sono mancati saluti con il capo degli alpini Antonio Sarti e naturalmente il Presidente della Provincia Ettore Pirovano e il sindaco di Brembate Sopra Diego Locatelli.

Prima dell'arrivo del ministro, un gruppetto di giovani ha tentato di mettere in atto una contestazione.

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