Una consigliera del Campidoglio:
«Solidarietà da Roma a Valnegra»

Arriva nientemeno che da Roma la solidarietà al sindaco di Valnegra, Virna Facheris, dopo le polemiche seguite alla decisione della sua giunta (di sole donne), di affidarsi a un consulente uomo per affrontare alcune delicate questioni amministrative.

Arriva nientemeno che da Roma la solidarietà al sindaco di Valnegra, Virna Facheris, dopo le polemiche seguite alla decisione della sua giunta (di sole donne), di affidarsi a un consulente uomo per affrontare alcune delicate questioni amministrative.

Dopo che in paese si è acceso un dibattito - condito anche con volantini anonimi recapitati nelle case sui quali alcuni residenti si dicono indignati - da Roma ha preso carta e penna Monica Cirinnà, una delle tre donne che siedono nel consiglio comunale di Gianni Alemanno.

Monica Cirinnà (Pd) è la presidente della Commissione delle Elette del Campidoglio: le sue due colleghe appartengono a schieramenti diversi, Sel e Pdl. La consigliera romana si rivolge alla sindaca bergamasca «per esprimerle tutta la mia solidarietà a fronte dell'attacco anonimo (e questo già basterebbe a qualificarlo)».

«Non vedo - scrive Monica Cirinnà - alcun tradimento “dell'orgoglio femminile” in questa sua azione... Le giunga quindi il mio plauso per aver agito nel pieno rispetto della norma costituzionale e i miei migliori auguri perché possa proseguire ... nel lavoro prezioso che affronta con competenza ed umiltà».

Ecco il testo integrale della lettera giunta da Roma
«Gentile Sindaca,
leggo sui quotidiani di oggi “se non fosse per le donne, Valnegra sarebbe un paese fantasma”, e mi viene da aggiungere che se non fosse per le donne anche l'Italia sarebbe un paese fantasma. Sono le donne i veri ammortizzatori sociali di questo paese squassato dalla crisi: siamo noi che teniamo insieme con enorme fatica lavoro e doveri di cura, desiderio di famiglia e carriera, necessità dei figli e accudimento dei genitori anziani, senza alcun sostegno del sistema del welfare locale e nazionale.

E anche voi, donne di Valnegra, con il vostro impegno politico ne siete la prova provata, visto che vi siete messe in gioco per tenere in vita il vostro paese.

Le scrivo quindi per esprimerle tutta la mia solidarietà a fronte dell'attacco anonimo (e questo già basterebbe a qualificarlo) che le viene portato solo per aver nominato, peraltro a titolo gratuito, un consulente uomo.

Non  vedo  alcun tradimento “dell'orgoglio femminile” in questa sua azione, peraltro motivata dalla qualità e dalle competenze di Mauro Begnis. Ecco è proprio qui la questione, nel reclamare pari opportunità ed equa rappresentanza di genere nei luoghi decisionali della politica siamo proprio noi donne che affermiamo, contro il concetto di quantità e di quote, quello invece di qualità e di competenza delle persone prescelte.

Ciò comporta automaticamente l'applicazione capovolta di questo principio davanti allo squilibrio di un genere verso l'altro. Tutte le recenti sentenze dei Tar e del Consiglio di Stato richiamano al principio di pari opportunità previsto dall'art. 51 della Costituzione tendente a garantire il rispetto della presenza di entrambi i generi negli organi esecutivi.

Le giunga quindi il mio plauso per aver agito nel pieno rispetto della norma costituzionale e i miei migliori auguri perché possa proseguire insieme, a quelle che qualcuno ha definito “le sue ragazze” nel lavoro prezioso che affronta con competenza ed umiltà, proprio quell'umiltà che consente a noi donne della politica, non omologate al modello maschile di onnipotenza, di chiedere aiuto e sostegno quando non arriviamo con le nostre forze.

La capacità di saper fare squadra è una forza,  le auguro di mantenerla.  Buon lavoro. 
Monica Cirinnà

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