La scomparsa del ballerino 27enne
«Persona solare e piena di vita»

Lo ha trovato il fratello, in fin di vita. Inutile l'arrivo dell'ambulanza e il trasporto in ospedale: Leonardo Esposito, 27 anni, di Sorisole, non ce l'ha fatta. Ballerino di break dance conosciuto a livello internazionale, è stato stroncato da un malore.

Lo ha trovato il fratello, accasciato a terra in casa e in fin di vita. Inutile l'arrivo dell'ambulanza del 118 e il trasporto in ospedale: Leonardo Esposito, 27 anni, di Sorisole, non ce l'ha fatta. Il ragazzo, ballerino di break dance conosciuto a livello internazionale, è stato stroncato da un malore.

Dopo una serata tranquilla trascorsa con la fidanzata e gli amici, Leonardo (da tutti conosciuto come Leo) è tornato a casa. Verso le 3 del mattino il fratello Simone lo ha trovato esanime, a terra. Una tragedia per la famiglia, i genitori e i due fratelli in particolare, ma anche per gli amici e i vicini che lo ricordano come un ragazzo meraviglioso. Leo aveva da pochi mesi conseguito la laurea in Biologia all'Università degli Studi di Milano e da pochissimo tempo era stato assunto con un contratto a tempo indeterminato dalla società consortile Belgravia di Azzano San Paolo (un ingrosso di frutta e verdura), dove lavorava da otto mesi. Il giovane, appassionato di break dance, insegnava anche questa disciplina.

«Un traguardo molto importante per Leo che lo aveva reso ancor più felice. Leo era una persona solare e sempre piena di vita – racconta la sorella maggiore –: il contratto a tempo indeterminato costituiva un ulteriore momento importante per la sua vita e il suo futuro». Un lavoro nuovo di zecca, un periodo felice e una grandissima passione che animava Leo: quella per l'hip hop e, in particolare, per la break dance, una disciplina della danza moderna particolarmente impegnativa in quanto necessita di forza fisica, coordinazione, elasticità muscolare e molta pazienza, non proprio alla portata di tutti, una vera passione che aveva cominciato a coltivare attorno ai diciassette anni.

«Era la sua vita – raccontano gli amici – una passione fortissima, che lo ha fatto diventare uno dei ballerini più bravi a Bergamo e nel panorama italiano». Ma gli amici lo ricordano, soprattutto, per il suo carattere: «Leo era un ragazzo pieno di vita – dicono – sempre disponibile con tutti, solare e buono come il pane, oltre ad essere un esempio di ottimismo e positività per gli altri». I ragazzi, amici e conoscenti, sono sconvolti di fronte a questa che rappresenta una vera e propria tragedia. «Non sappiamo esattamente cosa sia successo – dicono – ma abbiamo sentito che stanotte Leo è stato trovato accasciato per terra sul pavimento di casa, ormai privo di vita, da Simone suo fratello maggiore». Non c'è stato nulla da fare, nonostante l'arrivo dell'autoambulanza e il trasporto in ospedale.

Leo «non ce l'ha fatta – dicono facendosi coraggio i genitori del ragazzo – ma non sappiamo cosa gli sia capitato: rientrava da una serata fuori con la sua ragazza e attorno alle tre di stanotte (ieri per chi legge) suo fratello Simone lo ha trovato accasciato per terra in casa esanime: siamo sconvolti». Resta il ricordo di un «ragazzo bravissimo, un amico disponibile in ogni momento e una persona tranquilla che si sapeva far voler bene da tutti», racconta la titolare della scuola di danza presso cui Leo insegnava break dance. «I ragazzini, i più piccoli in particolare, la adoravano – sottolinea – perché, oltre al grande talento artistico e alle innate capacità di insegnamento, era un ragazzo favoloso, sempre solare, e buono».

Un talento per la break dance che Leo aveva scoperto a diciassette anni, da autodidatta, per la strada, e che lo aveva portato poi a diventare uno dei migliori ballerini sulla piazza bergamasca. Conosciuto nell'ambiente come «B-boy Tiodor», nel 2005 Leo aveva fondato con Nicola Antonazzo e Pietro Pasini la «Stylin' Force Crew», tuttora rappresentante della massima scena del bboying a Bergamo.

Con la sua crew Leo aveva partecipato a eventi, jam, gare ed esibizioni sia a livello nazionale che internazionale riportando ottimi risultati e un primo posto nel contest di Lubiana, in Slovenia, nel 2006. Ma Leo si è poi fatto apprezzare tantissimo anche come insegnante, prima alla Modern Ballet di Bergamo e poi al Centro studi Danzarea di Mozzo. Leo era, inoltre, grande amico di Cico Peruzzi, uno dei migliori breaker del mondo. Lascia i genitori, la sorella maggiore e il fratello.




Filippo Grossi

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