Metanodotto, dopo Provincia
e Regione, l'ok del ministero

Dopo otto anni d'attesa, sembra essere in discesa la strada del metanodotto che sarà collegato alla nuova centrale termoelettrica Italgen (gruppo Italcementi) di Villa di Serio. La variante al tracciato ha ricevuto il via libera che mancava: dopo l’accordo degli enti locali (a determinate condizioni) e il parere positivo della Regione, è arrivato anche il semaforo verde del ministero dell’Ambiente, che ha sbloccato così una pratica che si era arenata negli uffici romani ormai da tempo, proprio per la protesta dei Comuni che avevano giudicato troppo invasivo il percorso iniziale dell’infrastruttura.

Da qui era partito un lavoro certosino di concertazione, che ha «spostato» lungo la provinciale 91 il passaggio dei tubi che trasporteranno il metano, interferendo meno con territori di pregio e gli strumenti urbanistici dei singoli paesi. Si tratta di 40 chilometri che, partendo da Casaletto di Sopra (Cremona) si snoderanno, in Bergamasca, tra Fontanella, Antegnate, Covo, Cortenuova, Cividate, Palosco, Martinengo, Mornico, Calcinate, Bolgare, Chiuduno, Gorlago, Costa di Mezzate, Montello, Albano, San Paolo d’Argon, Torre de’ Roveri, Scanzorosciate e Villa di Serio.

Il progetto sarà trasmesso agli enti locali e agli altri soggetti interessati dall’opera, prima dell’approvazione definitiva. Italgen ribadisce la più ampia disponibilità a incontrare le varie realtà locali e produttive del territorio per assorbire e minimizzare gli effetti del passaggio del metanodotto.

Intanto i primi cittadini dei Comuni interessati stanno alla finestra, aspettando comunicazioni ufficiali.

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