Cronaca
Lunedì 15 Luglio 2013
Calderoli si deve dimettere?
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Da destra e da sinistra in molti invocano le dimissioni di Roberto Calderoli dalla vice presidenza del Senato dopo i suoi insulti nei confronti del ministro Cécile Kyenge. Ma far dimettere il vice presidente di un'assemblea legislativa non è facile.
Da destra e da sinistra in molti invocano le dimissioni di Roberto Calderoli dalla vice presidenza del Senato dopo i suoi insulti nei confronti del ministro Cécile Kyenge. Ma far dimettere il vice presidente di un'assemblea legislativa non è facile.
E lo sa bene la Lega, che proprio nella scorsa legislatura ha visto infuriare la polemica su Rosy Mauro, coinvolta nell'affaire dei fondi del Carroccio utilizzati per spese diverse dall'attività politica: dall'acquisto di diamanti al pagamento degli studi universitari del «Trota» Renzo Bossi e del caposcorta e compagno della stessa Mauro.
In base al regolamento di Palazzo Madama, né il presidente né i componenti dell'Ufficio di presidenza, come Roberto Calderoli, sono tecnicamente «sfiduciabili». Dovette precisarlo l'anno scorso, a proposito di Rosy Mauro, l'allora presidente del Senato Renato Schifani, impotente davanti all'indisponibilità della sua vice a fare un passo indietro malgrado gli attacchi di cui era fatta segno soprattutto da parte dell'Italia dei valori di Antonio Di Pietro. Dopo l'esplodere dello scandalo dei fondi del Carroccio e le successive polemiche, infatti, è rimasta regolarmente al suo posto fino alla fine della legislatura.
A nulla è valsa la moral suasion di Schifani: l'allora presidente di Palazzo Madama non ha potuto far di più che «coprire, per preservare il decoro del Senato», i turni di presidenza della Mauro e revocarle il «vicariato».
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