Incendio a Seriate, il sindaco:
«Non sappiamo fare i genitori»

«Forse non sappiamo fare i genitori se i nostri figli si divertono a rompere contenitori dei rifiuti e a bruciare scuole. Se i divertimenti sono frutto della nostra società non possiamo far altro che considerare la nostra impotenza nel trasmettere valori ai nostri ragazzi». E' questa la riflessione del sindaco di Seriate, Silvana Saita, che questa mattina 2 novembre è tornata alle scuole elementari Cerioli che sabato 31 ottobre sono state incendiate dai vandali.

«Evidentemente diamo loro solo cose futili, non sappiamo dare un senso vero alla loro vita - ha proseguito il sindaco - Purtroppo la stupidità contagia. Non é un fatto da sottovalutare questo, sono cose gravi tanto più in un momento di crisi in cui diverse famiglie sono in difficoltà e che ci costringono a sottrarre risorse ai servizi per la collettività».

Una bravata, ha sottolineato il comandante della Polizia locale Giovanni Vinciguerra, che forse è sfuggita di mano agli stessi esecutori. Ma che costerà 50 mila euro al Comune, in un momento in cui le risorse economiche sono già all'osso.

L’ala presa di mira è l’unica con una finestra da cui è possibile introdurre qualcosa dall'esterno. La situazione lasciata sul posto, fra cui cestini di rifiuti divelti, fanno ipotizzare che l'incendio non sia stata opera di una persona sola. Inoltre è stata ritrovata una bomboletta spray che potrebbe avere innescato il rogo.

Oggi, approfittando della chiusura delle scuole, l’ala è stata sottoposta a un capillare intervento di pulizia e di messa in sicurezza per non creare pericolo agli alunni che domani torneranno normalmente sui banchi. Mancheranno solo una decina di bagni, resi inagibili dal rogo.

In seguito all’incendio é stato creato in Comune un gruppo di emergenza per fronteggiare nel miglior modo possibile la situazione. La prima ipotesi prevede di iniziare i lavori di sistemazione durante le vacanze di Natale.

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