Abusi sulle figlie minorenni
Papà condannato a otto anni

Un muratore cinquantenne della Val Calepio è stato condannato a otto anni di reclusione. Era a processo con l’accusa di aver abusato delle due figlie minorenni.

La sentenza è arrivata nell’udienza preliminare del 1° dicembre, con rito abbreviato, davanti al gup Alberto Viti. L’uomo è stato condannato anche a un risarcimento provvisionale di 50 mila euro alla figlia più piccola, 10 mila alla figlia più grande e 30 mila euro alla madre delle due ragazzine. Il pm Gianluigi Dettori nella scorsa udienza aveva chiesto la condanna a sei anni.

L’uomo, tuttora in carcere, era stato arrestato a dicembre dell’anno scorso, dopo che i carabinieri di Sarnico lo avevano visto grazie a una telecamera nascosta mentre palpeggiava la figlia maggiore, oggi diciottenne e costituita parte civile al processo. Con lei anche la sorella quattordicenne, costituita attraverso la madre. La vicenda era venuta alla luce a partire da alcuni sfoghi della figlia più piccola dell’uomo, sia su Facebook che tramite sms, con una sua insegnante: da lì, grazie a una denuncia fatta dalla scuola, i presunti abusi erano diventati oggetto di indagine e approfondimento da parte dei carabinieri. Proprio per cercare di avere riscontri certi i militari erano riusciti a installare nell’abitazione della famiglia alcune microcamere. Mentre monitoravano le riprese, l’uomo era stato ripreso in atteggiamenti particolari, non però con la figlia più piccola bensì con la maggiore. A quel punto i carabinieri avevano raggiunto l’abitazione, arrestandolo.

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