Accusati di furto: alibi di ferro
Erano dai carabinieri a Verdello

L’accusa per loro era quella di aver derubato di tutti i suoi gioielli un’anziana pensionata di Bergamo, a luglio dello scorso anno.Peccato però che, proprio all’ora del furto, i due presunti responsabili si trovassero non a Bergamo ma dai carabinieri di Verdello.

L’accusa per loro era quella di aver derubato di tutti i suoi gioielli un’anziana pensionata di Bergamo, a luglio dello scorso anno.

Peccato però che, proprio all’ora del furto, i due presunti responsabili si trovassero non a Bergamo ma dai carabinieri di Verdello, intenti a rispettare l’obbligo di firma che, proprio la stessa mattina, era stato loro imposto dal giudice che li aveva processati in direttissima per un furto d’auto in concessionaria.

Di questo giovedì mattina 17 aprile ha invece preso atto il giudice dell’udienza preliminare: documenti alla mano, e provata l’impossibilità della presenza dei due imputati a Bergamo al momento del furto in questione, ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di D. T., 48 anni di Verdello, e della sua compagna ucraina D. T., 28 anni, entrambi con precedenti, scagionandoli quindi da ogni accusa.

Poco convinta della sentenza l’anziana vittima: «L’hanno fatta franca», ha commentato alla sentenza, ancora certa della loro responsabilità. La donna li aveva identificati come i «suoi» leggendo un articolo sui due imputati, indagati per furti.

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