Adolescenti: è allarme anoressia
Il 35% dei malati è sotto i 24 anni

È allarme anoressia nella nostra provincia tra i giovani, soprattutto in età adolescenziale. A lanciarlo è lo psichiatra Giorgio Odone, responsabile del Centro disturbi del comportamento alimentare dell’Azienda ospedaliera di Treviglio.

È allarme anoressia nella nostra provincia tra i giovani, soprattutto in età adolescenziale. A lanciarlo è lo psichiatra Giorgio Odone, responsabile del Centro disturbi del comportamento alimentare dell’Azienda ospedaliera di Treviglio.

Gli accessi all’ambulatorio, l’unico pubblico e gratuito in provincia di Bergamo - e che segue anche soggetti bulimici, rientranti questi ultimi però in una fascia d’età adulta - evidenziano l’incremento del fenomeno che riguarda nella quasi totalità soggetti anoressici.

Lo scorso anno sono stati 43 i pazienti, tra i quali due soli maschi, che si sono sottoposti a una prima visita per affrontare i loro problemi: erano stati 34 nel 2012 e 29 l’anno precedente. Complessivamente il centro dell’ospedale di Treviglio segue un’ottantina di persone, la maggior parte delle quali (il 34,88%) al di sotto dei 24 anni, per lo più ragazze adolescenti.

Che cosa porta queste giovani a diventare anoressiche o comunque al disordine alimentare? «All’origine di questi comportamenti ci sono degli aspetti di tipo sociale e culturale che incidono. Sono ragazze che vivono martellate dal modello di bellezza che i mass-media trasmettono e rimane molo forte. Non è però solo quello il fattore - precisa Giorgio Odone -, perché ci vuole anche predisposizione. Infatti le ragazze che sono più fragili e magari hanno più conflitti interni si aggrappano a questo tipo di modello per avere una sicurezza, quindi finiscono per scivolare nel disturbo perchè non riescono più a controllarsi. Iniziano una dieta per diminuire un po’ di chili poi subentrano dei meccanismi di mantenimento che le portano a perdere il controllo dell’alimentazione, oppure riprendono a mangiare, si abbuffano e passano alla bulimia».

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