Orio e il collegamento Fs - foto e video
Radici: in arrivo aerei meno rumorosi

Giornata importante per lo scalo bergamasco. Lunedì alle 10.30 è stata inaugurata la nuova area terminale dell’aeroporto alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni tra molti politici e personalità della città.

Con un obiettivo prioritario per il sindaco Gori: «Al ministro ho chiesto il collegamento ferroviario tra lo scalo e la città» ha detto. Tantissime le persone presenti all’inaugurazione, il ministro Delrio ha scherzato con i rappresentanti dello scalo, dicendo al sindaco di Orio Alessandro Colletta: «Siete diventati un aeroporto “serio”». Colletta non eprde l’occasione per la battuta: «Bhe, siamo a Orio al “Serio”», mentre Radici commenta i lavori con emozione: «Abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo, investendo cento milioni in due anni. Tutto questo è stato fatto per migliorare la qualità del servizio - ha detto -. Siamo orgogliosi degli investimenti fatti con risorse nostre: siamo riusciti anche a distribuire dividendi a nostri azionisti».

Una nuovissima area Arrivi, quindi, un’area Partenze più grande e con nuovi servizi, griffe di grido, una proposta enogastronomica di eccellenza e che interessi tutti i i gusti e tutte le età. Ma soprattutto nuovi servizi che rendono lo scalo di Orio al Serio ancora più internazionale. E all’avanguardia.

L’aeroporto «Il Caravaggio» ha chiuso così l’ultimo dei cantieri ancora aperto: quello relativo alla nuova ala occidentale, avviato nell’ottobre del 2013. Si tratta di un lavoro imponente, che cambia l’immagine e la funzionalità dello scalo, in previsione di una nuova crescita dei passeggeri.

«Sacbo è un esempio di società pubblico-privata di successo. Quando facevo il ricercatore, usufruivo spesso di Orio. È un aeroporto all’altezza dei migliori scali internazionali: avete fatto una cosa grandissima, non solo per Bergamo. C’è bisogno di scelte strategiche perché le infrastrutture devono essere al servizio dei cittadini» ha dichiarato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio.

Per il 2015 si ipotizza infatti un +8% a fronte degli attuali 8 milioni e 890 mila viaggiatori l’anno. Con Radici che, in occasione dell’incontro ha parlato anche di Montichiari: «Il rapporto si è interrotto, ma noi ci siamo comportati sempre in modo cristallino: non sempre gli accordi riescono». E continua sull’argomento: «Il nostro comportamento è stato cristallino, corretto: non siamo abituati a giocare su tre tavoli. Se non riusciremo a chiudere ad Est, ci guarderemo in giro. Opzione Montichiari è stata la migliore possibile». Con Enac che però sottolinea: «Lo sviluppo di Orio deve andare verso Montichiari: non stiamo parlando di aeroporti locali, ma di realtà nazionali di grande importanza, che rientrano nel sistema aeroportuale italiano» ha detto Riggio.

L’attenzione è anche sulla questione ambientale: «Sappiamo che un City airport come il nostro crea dei problemi: stiamo facendo di tutto per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Ci auguriamo che la situazione possa migliorare ulteriormente l’anno prossimo, con l’arrivo dei nuovi aerei Ryanair, meno rumorosi del 30%» continua Radici.

Non manca la dichiarazione del presidente della Regione Roberto Maroni: «Oggi inauguriamo il nuovo terminal di Orio al Serio, è un momento molto importante perché con questo nuovo terminal si rafforza il ruolo di Orio nel sistema aeroportuale lombardo e nazionale: in questi anni abbiamo fatto tanto per migliorare la viabilità e oggi potenziamo la mobilità aerea. Orio ha già superato Linate come numero di passeggeri nei primi mesi del 2015 e fa parte a pieno titolo, come eccellenza, del sistema aeroportuale lombardo e nazionale».

«Colgo l’occasione per rinnovare al ministro Delrio la richiesta di realizzare il collegamento ferroviario da Bergamo a Orio, collegamento diretto di 4 chilometri, un investimento di 170 milioni, ma è un investimento utile, perché serve alla città di Bergamo, all’aeroporto di Orio e alla Lombardia» ha continuato Roberto Maroni: «È una richiesta che ho inserito nel dossier di opere infrastrutturali che ho consegnato alcuni giorni fa al ministro Delrio - ha spiegato il presidente -. Il Governo, tramite il fondo strategico o la Cassa Depositi e Prestiti, deve trovare le risorse necessarie per questo collegamento così importante. Sono certo che il ministro Delrio saprà trovare le risorse necessarie e la Regione Lombardia è a disposizione per fare la sua parte, anche da un punto di vista finanziario, per la realizzazione di questa grande opera».

E si aggiunge anche la dichiarazione dell’assessore Sorte: «È importante che in un’occasione del genere non si dimentichino le opere compensative, perché come va tutelata un’azienda, allo stesso modo la politica deve tutelare i cittadini e i sindaci» ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità. «Orio è senza dubbio un’eccellenza del nostro territorio - ha detto Sorte - e Sacbo è un’azienda che funziona, che genere ricchezza e garantisce tanti posti di lavoro connettendo Bergamo con le maggiori capitali europee». «Ne siamo molto orgogliosi - ha concluso l’assessore - e lo difendiamo, anche perché si inserisce a pieno titolo nel sistema aeroportuale lombardo con Milano Linate e lo scalo intercontinentale di Malpensa».

Il cantiere ha riguardato, al piano terra, il rifacimento della zona degli Arrivi, che somma 2.000 metri quadrati di ampliamento e 3.500 metri quadrati di riqualificazione di aree esistenti, una parte delle quali era occupata fino a dicembre 2012 dagli uffici di Sacbo, ora trasferiti nella palazzina direzionale di Grassobbio. Un intervento che, nell’area Partenze, ha permesso di allungare il fronte terminal da 100 a 300 metri, con vista mozzafiato sullo skyline di Città Alta.

Insieme all’operazione di restyling è partita una laboriosa operazione per definire l’organizzazione commerciale della nuova area: «Abbiamo selezionato gli spazi, le categorie merceologiche da coprire, identificando offerte complementari ma variegate e non in contrasto tra loro – spiega Matteo Baù, responsabile commerciale non aviation di Sacbo –. Un lavoro che, con la chiusura del cantiere a maggio, vedrà in aerostazione 38 attività commerciali e 15 attività legate al cibo, tra bar e ristoranti, con una crescita del 60% dell’offerta complessiva».

Con i lavori si è partiti dal piano terra, dove è stata riorganizzata l’area degli Arrivi, resa più razionale.Al centro dell’operazione commerciale è il nuovo e ingrandito Duty Free: «La superficie passa da 300 a 800 metri quadrati. I passeggeri transiteranno attraverso l’area commerciale. L’offerta è quella tradizionale: tabacchi, liquori e profumeria, è sarà gestito dalla Dufry, gruppo mondiale nel settore del Travel retail», spiega Baù.

Dal Duty Free si diramano una ventina di griffe che aprono per la prima volta la loro attività nello scalo. Dalla bergamasca Perofil a Venchi e Desigual. Ci sono anche Nau e Fedon, come pure Victoria’s Secret e Trussardi, quest’ultimo con uno spazio tra moda e cibo. Una scelta variegata e di alto livello, con altri brand di rilevanza internazionale che si aggiungeranno nelle prossime settimane.

In programma nell’area partenze, al primo piano, anche dei veri e propri presidi slow food, puntando sull’italianità dell’offerta enogastronomica. «Il cibo ha due aree privilegiate: da una parte ci sarà piazzetta Testa con un wine bar al centro di boutique di pregio». Ci sarà anche uno spazio con diverse proposte: «Ci sono la pizza, con il gruppo Cremonini, il format milanese di Panino giusto e McDonald’s, tra i più grandi presenti in uno scalo, con circa 400 metri quadrati di area. Non manca neppure «Delice Maison», formato bakery in stile francese del gruppo Autogrill» spiega ancora il responsabile di Sacbo.

Nella nuova area partenze è previsto anche uno spazio dedicato ai bambini con tanto di nursery. E per la prima volta in Italia in uno scalo aeroportuale (e siamo dentro al gate) un salone di bellezza gestito dalla società bergamasca Beauty Gate. In negozio Alberto Calabria, di Cividate al Piano, che offre taglio e piega, manicure e massaggi decontratturanti anti jet-lag con tanto di App, realizzata dalla società orobica HairCloud, che si collega direttamente con lo scalo per prenotare il servizio e rispettare i tempi di volo.

Tra le nuove proposte anche un servizio che già funziona in scali internazionali, come Linate e Malpensa: si chiama «Ritira lo shopping» e permette di acquistare prima di partire e ritirare al ritorno dal viaggio. I pacchetti sono conservati direttamente allo scalo per evitare bagagli a mano inutili.

Su L’Eco di Bergamo del 26 maggio due pagine di approfondimento

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