Albergo bloccato alla Trucca
«Colpa della burocrazia»

«Politici vergognatevi». Ricordate il j’accuse di Diego Della Valle sui principali quotidiani nazionali nell’ottobre 2011? Ecco, l’iniziativa presa a livello locale da Life Source, società intenzionata a realizzare il nuovo albergo alla Trucca nelle immediate vicinanze del nuovo ospedale, ha lo spirito analogo.

«Politici vergognatevi». Ricordate il j’accuse di Diego Della Valle sui principali quotidiani nazionali nell’ottobre 2011? Ecco, l’iniziativa presa a livello locale da Life Source, società intenzionata a realizzare il nuovo albergo alla Trucca nelle immediate vicinanze del nuovo ospedale, non avrà la stessa eco, ma lo spirito è analogo.

Un’intera pagina di giornale acquistata per denunciare con una lettera aperta le enormi difficoltà incontrate nell’attuazione di un progetto tuttora incagliato nelle pastoie di un iter amministrativo che dura da tre anni. Era infatti il 2010, quando la stessa società depositava a Palafrizzoni il progetto per l’hotel: sei piani, di cui uno interrato, 125 stanze, un investimento stimato attorno ai 23 milioni di euro e 150 nuovi posti di lavoro. Un’iniziativa privata certo, conforme però al Piano di governo del territorio e non priva di risvolti utili anche sul piano pubblico. La realizzazione del nuovo edificio, la cui previsione urbanistica era strettamente legata a una collocazione dell’ospedale non proprio centrale e priva di strutture ricettive, si sarebbe dovuta accompagnare, infatti, a una nuova pista ciclopedonale, alla cessione di alcune aree per la realizzazione della futura fermata ferroviaria, al sovrappasso ciclopedonale sulla Briantea, a un parcheggio di 3.500 metri quadri, ma soprattutto a un parco su una superficie analoga. Ed è proprio su quest’ultimo punto che la vicenda si sarebbe incagliata.

Perché di fatto la presenza di un’area verde pubblica a ridosso dell’albergo non si conciliava con i requisiti minimi legati alla sicurezza dell’hotel. Da qui la richiesta di variante urbanistica - presentata dalla Life Source sempre nel 2010 - per cambiarne la destinazione d’uso: non più un parco comunale, ma uno spazio privato accessibile al pubblico con relativo adeguamento degli oneri di urbanizzazione e, in contropartita, mille pernottamenti gratuiti all’anno per un intero decennio. Questa la proposta su cui per oltre due anni si è discusso, parallelamente alla modifica (poi naufragata) per il cosiddetto atterraggio alla Trucca delle volumetrie in eccesso in via Autostrada, quelle del famoso «muro» per intenderci. La vicenda - che a lungo sembra sul punto di risolversi - si trascina così fino al novembre 2012 quando la società, ormai esasperata, decide di diffidare il Comune affinché «dia corso agli adempimenti di legge».«Dopo tutto il tempo e le risorse impiegate – ricorda l’amministratore delegato Arturo Lopez Spajani – volevamo, e vogliamo tuttora, una risposta chiara».

La risposta – almeno sulla diffida – arriva ed è picche. Risultato: ricorso al Tar con contestuale richiesta di risarcimento del danno. Tutto finito? Macché: quando ormai le carte bollate sembrano aver preso il sopravvento, è Palafrizzoni a cercare un riavvicinamento: lo scorso luglio l’ennesimo incontro, con la richiesta di una relazione integrativa che viene puntualmente presentata.

«Abbiamo atteso speranzosi i sessanta giorni canonici – aggiunge Lopez Spajani – ma tutto è finito nuovamente nel limbo. Per questo ci siamo decisi a portare all’attenzione dell’opinione pubblica quella che per noi è stata un’odissea. L’obiettivo, essendo l’hotel inserito tra i progetti dell’Expo, era quello di realizzarlo entro il 2015. Non ce la faremo di sicuro, ma la volontà di andare avanti c’è ancora. Ci auguriamo che l’aver coinvolto nella vicenda i nostri concittadini serva a sbloccarla. Siamo fortemente legati alla nostra città e ci spiacerebbe, soprattutto in un momento come questo, perdere l’occasione di investire sul territorio».

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