Atterraggio d’emergenza nel Bresciano
Super intervento, il pilota vive a Clusone

Ha avuto un gran sangue freddo e ha messo in atto tutte le sue competenze. protagonista di un’operazione di emergenza con l’elicottero un pilota ligure che vive a Clusone e che stava operando nel Bresciano.

Ha avuto un gran sangue freddo e ha messo in atto tutte le sue competenze. Atterraggio d’emergenza nella mattina del 6 gennaio sui monti della Pertica Bassa, nel Bresciano. Erano circa le 9.30 e un elicottero era impegnato nello spegnimento di un incendio in località Frondine, sulle pendici della Corna Blacca, a 1.500 metri di quota. La notizia è riportata dal sito del Giornale di Brescia.

Aveva appena sganciato quello che sarebbe stato il penultimo carico d’acqua quando un colpo di vento ha sollevato il cestello i cui cavi d’acciaio si sono attorcigliati attorno al rotore di coda. L’esperienza ed il sangue freddo del pilota, un ligure di 56 anni che vive a Clusone, di una ditta astigiana impegnata per conto della Regione Lombardia nello spegnimento delle fiamme, hanno fatto il resto.

L’uomo ha spento il motore ed attivato la procedura di «autorotazione» precipitando per diverse centinaia di metri prima di dare «carico» alle pale e dirigersi verso un fazzoletto erborso ed atterrare, incolume.

Dalla località Frondine al praticello ad un centinaio di metri dalla frazione perticarola di Forno d’Ono, dove l’elicottero è riuscito ad atterrare tutto intero, ci sono mille metri di quota, percorsi tutti a motore spento.

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